Mercoledì 24 Aprile 2024

Anche una sola persona può fare la differenza

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Le congratulazioni del sindaco Angelo Riccardi per il primo maresciallo Domenico Lombardi, insignito di Medaglia d’argento al valore.

Quando, all’inizio della scorsa estate, sentimmo parlare del salvataggio di più di cinquecento migranti, avvenuto al largo delle coste libiche, non immaginavamo che tra i protagonisti di questa rischiosa operazione vi fosse anche un nostro concittadino. Abbiamo potuto saperlo per l’onorificenza della Medaglia d’argento al valore che è stata assegnata, il 7 febbraio scorso, al primo maresciallo della Marina Domenico Lombardi, nato a Manfredonia poco più di quarant’anni fa.
C’è chi alza muri per chiudere le frontiere e chi, più vicino a noi, propone di abbattere i campi rom con le ruspe. Quando ci si trova in mare, tra le onde del Mediterraneo magari, perché è il proprio lavoro e perché lo si è scelto, le polemiche sui profughi, invece, non hanno senso. Il primo maresciallo Domenico Lombardi lo sa bene e lo ha mostrato “tuffandosi in acqua e sottraendo a sicura morte un gruppo di naufraghi che, stremati e privi di salvagente, stavano annegando”, recita il decreto del Presidente della Repubblica.
Il 25 maggio 2016, il pattugliatore Bettica, su cui è di servizio Lombardi, durante la missione di sorveglianza e sicurezza marittima nel canale di Sicilia, individuò un peschereccio in precarie condizioni di galleggiamento, con numerosi migranti a bordo. Scattò, così, la prima fase del soccorso: quella durante la quale si mettono a mare le imbarcazioni e si distribuiscono i salvagenti individuali. L’euforia dei cinquecento e passa migranti, alla vista dei soccorsi, provocò, però, oscillazioni del barcone tali da farlo capovolgere e, mentre la fregata Bergamini aveva inviato i propri mezzi navali e fatto decollare l’elicottero per lanciare le zattere di salvataggio, l’equipaggio della Bettica si impegnò, senza tentennamenti, nelle operazioni di recupero dei migranti finiti in mare. Cinque i migranti deceduti, ma ben cinquecento quelli salvati.
Mentre i Paesi europei scaricano le loro responsabilità, c’è chi non esita nel mettere a repentaglio la sua stessa vita. Mentre i Governi trattano il dramma dei profughi in termini di costi e risparmi economici, il primo maresciallo Lombardi “dimostrava brillanti capacità marinaresche ed esemplare coraggio, esponendo scientemente la propria vita a manifesto pericolo” e ci ricorda, con le sue gesta eroiche, che questi ‘disperati’, come li chiama qualcuno, sono soprattutto nomi, volti e storie.
“Non conosco di persona il primo maresciallo, ma sono certo che, in cuor suo, porta sempre con sé la nostra Manfredonia, della quale rappresenta una delle doti più apprezzate: la generosità. A nome di ogni manfredoniano orgoglioso della sua città e dei suoi concittadini che si distinguono positivamente, esprimo massimo apprezzamento – commenta il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi – per la professionalità, il senso del sacrificio, nonché l’altruismo, del primo maresciallo Domenico Lombardi. Grazie per l’esempio che ci ha dato, dimostrando come, di fronte a quella che poteva essere una tragedia ben peggiore, anche una sola persona può fare la differenza”.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia

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Comunicati · News

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