Sabato 5 Ottobre 2024

Mancata diretta streaming del Consiglio Comunale: ma quale attentato alla democrazia?

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Il vero attentato alla democrazia è far credere alla cittadinanza che non ci sia democrazia.

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Un tempo la frase più abusata era ‘bevi un bicchiere d’acqua’. E così se avevi la pressione bassa o anche se era alta, se eri in affanno o se avevi il singhiozzo, se avevi il raffreddore o la gola secca, tutti pronti a dirti ‘bevi un bicchiere d’acqua che ti passa’.

Oggi, nell’era della globalizzazione e del web surfing su Google che ha annullato le coscienze collettive creando una cultura a scaglioni dove ognuno, digitando qualche parola in rete, si sente la reincarnazione di Einstein, la frase più abusata è sicuramente: ‘attentato alla democrazia’.

E così si parla di attentato alla democrazia discutendo di riforma costituzionale, dell’opportunità di accogliere o meno i migranti, ma anche se la Champions League viene trasmessa solo sulle reti Premium o se per il televoto da casa si arruolano nonni e zii per far vincere la starlette del momento.

E ovviamente, si grida all”attentato alla democrazia’ se non va in onda la diretta streaming dell’ultimo consiglio comunale a Manfredonia.

I giornali locali degli ultimi giorni fanno un baffo anche alle scottanti questioni del Russiagate esplose a livello mondiale con il coinvolgimento del presidente americano Donald Trump.

“M5S Manfredonia: Cosa ha nascosto la diretta streaming soppressa?”, si legge nel titolo di un articolo apparso su una nota testata online locale dal cui testo si evince l’impossibilità alla partecipazione alla vita democratica da parte dei cittadini. Tuttavia, lo si dovrebbe sapere, partecipazione alla vita democratica non significa solo stare comodamente seduti a casa a guardare sul proprio pc una seduta di consiglio comunale tra l’altro aperta a tutti.

Ma nello specifico di cosa parliamo? Se nei classici libri gialli il colpevole è sempre il maggiordomo, nelle vicissitudini sipontine il colpevole è sempre il sindaco. Di qualsiasi cosa si tratti. Eppure, è bene ricordarlo, le dirette streaming dei consigli comunali a Manfredonia sono arrivate contestualmente all’insediamento nel 2010 del Sindaco Angelo Riccardi al suo primo mandato amministrativo. Dirette richieste da più parti per consentire una più ampia partecipazione alla politica cittadina, ma che in realtà ha prodotto risultati poco incoraggianti.

Con un costo di 683 euro a seduta, la diretta è visualizzata in media da 20 utenti (tra cui sono conteggiati i due tecnici che sovrintendono al servizio). I consigli più calienti hanno raggiunto picchi che non hanno superato le 100 visualizzazioni in contemporanea (dati CED).

Pertanto, non resta che evidenziare come trattasi anche in questo caso della classica tempesta creata in un bicchier d’acqua per dare fuoco alle polveri mediatiche.

È bene sottolineare che a prescindere dal numero degli utenti in diretta streaming, il servizio, fortemente voluto come già evidenziato dal primo cittadino sipontino, non è stato abolito, ma momentaneamente sospeso per cercare una soluzione più economica (viste le ristrettezze del momento) con cui ripristinarlo.

Ridicolo chi da un lato urla allo sperpero da evitare e dall’altro esige che il Comune possa perpetrare una spesa considerata attualmente onerosa per deliziare i propri fans con i video in archivio. Un amministratore attento ed informato, tra l’altro, saprebbe che ogni seduta di Consiglio è sempre trasparente poiché puntualmente registrata; per cui per ogni assise comunale sono disponibili file audio e trascrizioni word.

Cui prodest, dunque, tutta questa polemica?

Se di attentato alla democrazia vogliamo parlare, allora parliamone. Il vero attentato alla democrazia è far credere alla cittadinanza che non ci sia democrazia.

Ufficio di Staff del Sindaco di Manfredonia

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Comunicati · News

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