Venerdì 19 Aprile 2024

Magno: “A proposito di Energas”

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Nel settembre scorso chiedevamo di sapere a quale punto stessero le cose circa ENERGAS e se fosse stato espresso il previsto parere paesaggistico. Chiedevamo anche al PD locale di sapere cosa intendesse fare per sventare il rischio d’insediamento dell’impianto. Perché sulla questione Energas pesa, come un macigno, il parere favorevole, espresso dalla Giunta Regionale di Puglia il 5 giugno 2015 e confermato dal rappresentante della Regione Puglia nella Conferenza al MISE del 13 aprile scorso. Nessuna risposta ci è arrivata, né dal Sindaco né dal PD.

La nostra richiesta veniva dopo più di tre anni di lotta ed un referendum consultivo, che faceva riferimento a molteplici motivi, ancora più importanti di quello espresso recentemente dal CAONS. Per tali motivi, in questi tre anni, una delegazione di cittadini di Manfredonia si è portata fino a Roma, presso il MISE, per bloccare quella che era “una riunione decisoria”; si sono raccolte e consegnate circa settemila firme all’Assessore all’Ambiente della Regione Puglia; sottoscritte con numerose firme i ricorsi inviati al Ministeri del’Economia e dell’Ambiente e presentati a Bruxelles e Strasburgo. Inoltre, il Presidente di Manfredonia Nuova, coadiuvato dal dr. Gianni Lannes, su invito dello stesso Presidente di Energas, ha perfino incontrato il sig. Diamante Menale, per invitarlo, con rispetto e fermezza, a rinunciare al progetto giacché la popolazione di Manfredonia non consentirà mai l’insediamento dell’impianto industriale di GPL. In alcune fasi di queste lotte anche il CAONS ha dato il suo contributo.

Perciò, invece di perdere tempo con deboli invocazioni, v’invitiamo a tornare ALL’ANTICA UNITÀ D’AZIONE, insieme a chi ci crede veramente, per chiedere al sindaco di attivarsi subito presso i ministeri dell’Economia e dell’Ambiente, onde sapere se il rischio è davvero passato, perché dopo le elezioni quel rischio potrebbe prendere di nuovo vigore e fare l’ennesimo “BEL” regalo a Manfredonia.

Troppe volte, in questi anni, sono passate sulla testa della nostra popolazione scelte tenute a lungo in un silenzio tombale. È proprio il caso di dirlo!

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