Sabato 20 Aprile 2024

I ragazzi di Manfredonia per il Fridays for future

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Grande partecipazione questa mattina per il Terzo Sciopero Globale per il Clima, il Fridays for future, movimento studentesco che nasce dall’attivismo della giovane Greta Thumberg, iniziato circa un anno fa. E’ partito come un sogno solitario di una ragazzina svedese e si è trasformato in una vera e propria onda Green, coinvolgendo ragazzi e ragazze di ogni parte del Mondo. A Manfredonia a differenza del primo sciopero globale si sono registrati numeri di gran lunga superiore.

Non solo un corteo inoltre, con cori e striscioni, ma anche azioni concrete che impediscono anche ai più scettici di protestare. I ragazzi e le ragazze infatti, dotati di guanti e sacchi per la spazzatura, al termine della manifestazione hanno provveduto alla raccolta dei rifiuti nei pressi della Villa Comunale e del Fossato del Castello, dimostrando di tenere a cuore la propria città, come dimostrano le diverse associazioni di clean-up sorte sul territorio. Un fenomeno che dovrebbe educare a preservare l’ambiente pulito e non ad un incentivo a commettere inquinamento ambientale in quanto giustificati dall’azione volontaria dei giovani. Questo il messaggio che l’iniziativa ha voluto lanciare.

Non solo studenti dell’Istituti Superiori però hanno aderito al Friday for Future, ma anche i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze degli istituti comprensivi che, insieme ai loro docenti, hanno provveduto allo svolgimento di attività di riflessione sulla problematica ambientale, con cartelloni, letture e piccoli flash-mob nei cortili della scuola. Gruppi spontanei dell’Istituto Mozzillo Iaccarino hanno inoltre realizzato una clean-up nei pressi della Rotonda, accompagnati dai loro insegnanti. Una mancanza di cui gli studenti delle scuole superiori hanno invece risentito. “Sarebbe stato bello se anche loro avessero aderito con noi”- ha rivelato un ragazzo. Gli adulti e gli insegnanti presenti, infatti, erano davvero esigui. Un momento di allegria e spontaneità tipica della giovane età che però ha permesso di sensibilizzare un po’ di più su questioni che ci riguardano da vicino. Manfredonia, infatti, è un territorio ferito dai danni dell’industria Enichem. La partecipazione alla manifestazione ha assunto anche una valenza simbolica. Il 26 Settembre 1976 infatti ci fu la fuoriuscita di arsenico che ha rappresentato e continua ad essere una problematica urgente. Un altro eco-mostro silente si muove alle nostre spalle: l’Energas. Cosa ne è stato? Occorre chiarezza. La popolazione si è espressa con un referendum che ha visto la vittoria del NO sull’installazione del deposito di GPL più grande d’Europa. Ma poi? Nessuno ne parla più! Che siano i giovani a documentarsi, a studiare, ad interessarsi, in modo tale che le manifestazioni siano di incentivo per azioni ancora più concrete per la salvaguardia della Città.

Angela la Torre

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