Domenica 28 Aprile 2024

Reagire con orgoglio

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Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Manfredonia, dopo Cerignola, pone all’attenzione dell’opinione pubblica il ruolo che la classe dirigente del territorio può e deve svolgere per arginare tali fenomeni. Ne abbiamo parlato con il presidente di Confcommercio, una delle più importanti associazioni di categoria della provincia, il manfredoniano Damiano Gelsomino.“E’ evidente che lo scioglimento per Mafia di due dei più importanti Comuni della Capitanata deve far porre domande a tutti. Tra l’altro sono provvedimenti che seguono analoghi interventi a Mattinata e Monte Sant’Angelo. E’ chiaro che esiste un problema di rappresentanza che è frutto anche di un retaggio culturale. L’autoassoluzione a priori con la frase: io non c’entro, non serve a cambiare le cose. Detto questo, però, esistono responsabilità e comportamenti che sono individuali. Ma per parlare con cognizione di causa bisogna conoscere le carte che hanno portato a questa, indubbiamente, pesante decisione”. Il rischio è che si criminalizzi un’intera comunità?“Ecco questo non deve accadere. I cittadini di Manfredonia, così come quelli degli altri Comuni, devono ritrovare l’orgoglio dell’appartenenza alla comunità. Il desiderio di crescere nel rispetto delle regole. E’ finita l’epoca in cui per risolvere questioni si concedevano deleghe in bianco. Questo provvedimento impone a chi ha a cuore le sorti della città di rimboccarsi le maniche e lavorare per il suo rilancio. Dobbiamo essere tutti consapevoli che solo un impegno quotidiano nel segno della legalità può cambiare le cose. Se questo non dovesse avvenire – allora sì -perderemmo tutti”. E quale deve essere in questo percorso il ruolo dell’imprenditoria locale e delle sue associazioni di rappresentanza? “Fare bene e con orgoglio il proprio mestiere. Lavorare e credere in se stessi e nell’impresa che si è creato, consapevoli che il momento è difficile. Capire che la propria crescita non può che avvenire attraverso una crescita collettiva del territorio, della comunità di cui si è parte. Ma che questo non vuol dire chiudersi a difendere posizioni, ma invece allargare i propri orizzonti, migliorarsi. Le associazioni di categorie devono favorire questo percorso agevolando una collaborazione virtuosa tra gli imprenditori; persone che per natura tendono ad essere individualiste. Inoltre devono svolgere in modo trasparente e propositivo quel ruolo di rappresentanza e mediazione tra interessi di categoria e interessi collettivi diffusi che è la vera ragione del proprio essere”.

di Angela La Torre

 

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Commenti

  • “UNITI…STATE UNITI..” <– …quell'ORFANO-ANALFABETE-SALARIATO….PEPPINO diVITTORIO…che FECE "CITTADIANZA-DIGNITA'-LIBERTA'-PARTECIPAZIONE (oltre che il PRIMO segretario del SINdacato MONDIALE) e…DICHIARO' la sua AMAREZZA nelle ultime frasi prima di morire

    MOSE SORBO 22/10/2019 11:19 Rispondi
  • Non cambierà mai niente,i primi mafiosi sono i POLITICI.

    ANTONIO 01 51 22/10/2019 10:38 Rispondi

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