Domenica 28 Aprile 2024

Il messaggio del commissario Piscitelli per la festa del 2 giugno

3 0

Autorità civili, religiose, militari, forze dell’ordine, associazioni combattistiche e d’arma, organizzazioni sindacali, signore e signori, cittadini, cari giovani,
nell’indirizzare a voi tutti il mio più cordiale saluto, sia personale che quale coordinatore della Commissione straordinaria incaricata dal Governo dell’amministrazione della Città di Manfredonia, vi confesso che sono molto onorato di esseri qui oggi a rappresentare il Comune in questa giornata dedicata alle celebrazioni del 74° anniversario della fondazione della Repubblica Italiana.

La data del 2 giugno rappresenta una pietra miliare nella e per la vita del nostro Paese.

Quel giorno del 1946 segnò, infatti, una discontinuità netta e senza paragoni nella storia della nostra Nazione: per la prima volta il popolo delle donne e degli uomini d’Italia, attraversate l’oscura e dolorosa esperienza della dittatura fascista e l’atroce tragedia del secondo conflitto mondiale, venne chiamato alle urne per scegliere sulla forma dello Stato. Vinse la Repubblica!

Fu il completamento di quel processo evolutivo innescato nell’800 da quel moto risorgimentale guidato e sostenuto “dall’idea di Nazione e di Unità” che, nutrendosi degli ideali di democrazia, libertà, progresso sociale e solidarietà, attraversò l’Europa tutta, ridisegnandone la carta geografica. Il 2 e il 3 giugno del 1946, le italiane e gli italiani, elessero anche i membri dell’Assemblea Costituente, autrice di quell’autentico capolavoro che è la nostra Costituzione repubblicana, frutto e sintesi del leale e costruttivo dialogo tra forze di diverso orientamento politico, tra loro contrapposte fino a pochi mesi prima.

Nasceva così, dopo l’avvincente e trascinante esperienza del Risorgimento italiano, dopo gli sforzi per la costruzione del nuovo Stato unitario, dopo le funeste esperienze dei due conflitti mondiali, inclusa quella liberticida fra le due guerre, la nuova Italia, completamente unita, libera, democratica, repubblicana.

Proprio al principio di unità ed indivisibilità della Repubblica, solennemente sancito all’art. 5 della Costituzione, si è dedicata particolare enfasi nei vari messaggi dei Capi dello stato succedutesi alla guida del nostro Paese in occasione della festa del 2 giugno.

Quest’anno la commemorazione della fondazione della Repubblica italiana, non può esimerci dal ricordo delle imprese e delle aspirazioni più profonde del Risorgimento italiano, la cui esperienza storica e politica può dirsi per alcuni versi completamente raggiunta proprio con la nascita dell’Italia repubblicana e con il suo ingresso, a pieno titolo e con pari dignità, nel consesso delle nazioni, forte della piena convinzione con cui abbracciava la scelta del multilateralismo e della cooperazione internazionale, sancita chiaramente nel 1 comma dell’art 10 e nell’art. 11 della Costituzione.

La dignità con cui la nuova Italia faceva il suo ingresso nella comunità internazionale, nasceva dalla piena consapevolezza degli errori commessi nel recente passato e della debolezza materiale contingente, ma anche dalla coscienza del ruolo insostituibile che essa, per il suo straordinario patrimonio di pensiero, arte, poesia, musica, scienza, lavoro, imprese ardite condotte nell’alveo della civiltà cristiana, non poteva non avere nel consesso delle nazioni.

Grazie, dunque, al fondamentale contributo del Risorgimento, al suo spirito più profondo, pregno di tali ideali, l’esperienza dell’Italia risorta dalle ceneri delle devastazioni materiali e morali del secondo conflitto mondiale e l’impegno delle sue migliori e più lungimiranti risorse umane, contribuirono in modo fondamentale alla promozione ed alla fondazione della Comunità Europea e a porre le fondamenta nella costruzione di quella democrazia comunitaria e sovranazionale che ancora oggi vede impegnati governi ed istituzioni del nostro continente.

Cari giovani, i concetti di “Nazione, Unità, Amor di Patria”, non sono espressioni anacronistiche. Al contrario, conservano tutto il loro valore e la loro attualità, anche nella dinamica ed aperta società moderna, così come anche il bisogno di coesione.

Proprio tali valori possono e devono rappresentare una valida chiave di successo per superare le imponenti, ed a volte anche improvvise ed imprevedibili sfide che l’era contemporanea ci presenta, come quella che stiamo vivendo adesso.

Auspico, quindi, che la comunità dei cittadini di Manfredonia, al pari di quella dell’intera Nazione, possano e vogliano guardare al futuro del nostro Paese con questo spirito, nella consapevolezza che riusciremo a superare le prove che ci attendono come abbiamo già fatto in momenti cruciali del nostro passato, perché disponiamo anche oggi di grandi riserve di risorse morali ed umane.

Ma ci riusciremo ad una condizione: che cioè operi nuovamente un forte cemento unitario, non condizionato da cieche partigianerie o da perdite diffuse del senso del limite e di responsabilità, come è capitato di assistere in questi ultimi giorni.

Solo ispirando le nostre azioni a questi principi, a questi valori, la nostra Comunità, la nostra Repubblica potrà continuare a contribuire, al suo interno come nella Comunità europea ed internazionale a rafforzare e far avanzare sempre i valori in cui affonda le proprie radici: democrazia e libertà.

Riconoscendoci dunque negli stimoli tante volte offertici da queste parole in questi ultimi giorni, tutti noi siamo chiamati a contribuire, chi nelle Istituzioni, assolvendo il proprio dovere al servizio delle stesse e dei cittadini, chi nelle imprese, chi nella famiglia, chi nel volontariato, al progresso civile, morale ed economico, nella solidarietà, della nostra comunità.

Ancora un appello particolare desidero rivolgere ai giovani, che rappresentano il futuro del nostro Paese: nonostante le enormi difficoltà che la sensazione di precarietà e le recenti limitazioni ad alcuni dei nostri fondamentali diritti imposte dalle esigenze di salvaguardare la salute pubblica che sembrano abbattersi soprattutto su di voi, non stancatevi mai di guardare in alto ed aspirare a realizzarvi umanamente e professionalmente, negli studi e nella società, con l’animo sempre rivolto alla costruzione del bene comune e con uno sguardo particolare, attento, vigile ai valori della Costituzione.

Siate consapevoli che il futuro non può esistere senza di voi. Pretendete sempre di essere ascoltati ed accolti nella società, cominciando a ritagliarvi da subito il legittimo spazio con i mezzi e nelle forme consentite e garantite proprio dalla Costituzione e dall’ordinamento giuridico: in altre parole, siate di esempio con comportamenti responsabili e protagonisti del vostro tempo.

Il rispetto quotidiano delle regole, delle Istituzioni, come il celebrare oggi con solennità, nonostante l’attuale contesto, l’anniversario della fondazione della nostra Repubblica, assolvono al significato che va ben oltre la retorica formale e che rappresenta, invece, il rinnovarsi ed il rigenerarsi di quel sentire comune e profondo di un popolo, quello italiano, nell’aspirazione alla promozione delle istanze di democrazia, libertà, civiltà e progresso cui guardano con desiderio ed ammirazione quei popoli dei paesi del continente africano e del Medio Oriente che si affacciano sul Mediterraneo, in cerca di aiuto ed ai quali forse si dovranno, ci auspichiamo, nuove democrazie da parte della comunità internazionale.

Con questo spirito, uniamoci dunque tutti, con rinnovato fervore, a questo sentito Augurio al nostro amato Paese.

Viva la Repubblica, viva l’Italia!

Manfredonia, 2 giugno 2020

Vittorio Piscitelli
(Coordinatore della Commissione straordinaria del Comune di Manfredonia)

Articolo presente in:
News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com