Venerdì 26 Aprile 2024

La strada per la scuola lastricata di immondizia ed erbacce

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Su queste pagine ci siamo spesso occupati di decoro urbano. Proprio sullo scorso numero abbiamo elogiato la cura e le attenzioni che negli ultimi mesi, utilizzando gli LSU, sono stati spesi per rimettere in sesto la villa comunale e la sua storica fontanella. Grazie al suo nuovo aspetto “curato” la villa comunale durante il giorno è sempre più meta di anziani e bambini che giocano, si godono il fresco degli alberi e la comodità delle panchine. Non è la prima volta che un intervento di rigenerazione urbana porti benefici nella sfera sociale alla qualità della vita dei cittadini. Pensiamo infatti a come sono cambiate le abitudini dei nostri concittadini quando, negli anni 2000, venne realizzato il Lungomare del sole di Siponto così come lo vediamo oggi. Chi si ricorda com’era prima? Il marciapiedi, dove c’era, era strettissimo e la strada buia e sconnessa. Rigenerare quel tratto di costa ha permesso a tanti appassionati, ma anche ai neofiti, di avere un luogo in cui correre, camminare, andare in bici e passeggiare in riva al mare. Un’opera di riqualificazione, quindi, che ha avuto un importante impatto sociale. Stessa cosa dicasi del Porto Turistico Marina del Gargano, inizialmente così osteggiato, e oggi frequentato da sportivi e gente che passeggia a tutte le ore della giornata. A proposito di passeggiate, quella che ogni mattina faranno, speriamo per tutto l’anno scolastico appena cominciato, i ragazzi che si recano presso l’Istituto Superiore “Roncalli-Fermi-Rotundi-Euclide” dovrebbe essere una “bella” passeggiata. Nel senso che i ragazzi e le ragazze che si recano a scuola dovrebbero guardarsi intorno e non vedere solo l’immondizia e le sterpaglie che circondano l’istituto e che in molti punti rendono impossibile perfino l’uso dei marciapiedi. La scuola in questione purtroppo si trova fuori dall’abitato, i terreni nei dintorni sono abbandonati a se stessi, e nessuno se ne prende cura, anzi nonostante la presenza nei pressi del punto di raccolta dell’ASE, molti punti vengono utilizzati come discariche, cosa che succede anche in altre zone periferiche della nostra città. Con che animo possono arrivare a scuola questi ragazzi dopo aver attraversato metri e metri di sporcizia e strade sconnesse? Come si può parlare di rispetto dell’ambiente in classe quando quello che c’è fuori dalla scuola mette in evidenza una assoluta indifferenza per l’ambiente che ci circonda? Non nascondiamoci dietro alla scusa della mancanza di un sindaco o di fondi per pagare una squadra che si occupi costantemente della cura del “verde” nelle aree periferiche, non sono affatto attenuanti da mettere in campo in una situazione del genere. Molte zone di Manfredonia versano nella stessa situazione, ne siamo consapevoli, ma le scuole dovrebbero avere una corsia preferenziale. In un paese come il nostro, dove tanti ragazzi raggiungono la scuola a piedi, i percorsi dovrebbero essere puliti e accessibili, i marciapiedi spaziosi e praticabili. Non si possono costruire nuove scuole senza farsi carico anche dello spazio urbano che le circonda.

Mariantonietta Di Sabato

 

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