Sabato 20 Aprile 2024

Manfredonia aspetta con ansia il nuovo governo di Palazzo S. Domenico

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18 giorni all’alba. I cittadini aspettano con trepidazione il 7 novembre, giorno in cui saranno chiamati alle urne per scegliere il sindaco e i 24 consiglieri. che per il prossimo quinquennio governeranno la città, dopo due lunghi anni di commissariamento, dovuto alla cattiva gestione delle passate amministrazioni che hanno portato al dissesto finanziario le casse comunali, oltre alle presunte infiltrazioni mafiose. In fibrillazione i 6 candidati sindaci, (prima 8, gli altri due hanno dato forfait), che si portano dietro un nutrito stuolo di coalizioni e una miriade di candidati che ambiscono di occupare uno scranno di Palazzo  S. Domenico. Sarebbe un eufemismo affermare che la campagna elettorale si sia aperta all’insegna del volemose bene, della correttezza e del reciproco rispetto delle opinioni altrui, visto la raffica di accuse che “cortesemente” e senza esclusione di colpi si scambiano, nel tentativo di mettere in cattiva luce l’avversario politico. Nell’attesa, procedono a ritmo  serrato gli incontri con la città  da parte dei candidati sindaci per illustrare, ognuno dal proprio punto di vista il programma politico. Tanti i temi trattati: dal risanamento finanziario, alla trasparenza dei conti pubblici, al rinnovo della compagine amministrativa, ormai  ridotta al lumicino, grazie alla quota cento, alla valorizzazione del porto alti fondali, i comparti. Tema centrale, però, è il disinquinamento dell’area ex Enichem, problema che si trascina, ormai da 45 anni. Dal giorno in cui è scoppiata la colonna di lavaggio dell’ammoniaca, con la conseguente dispersione nell’aria e sul terreno di tonnellate di arsenico. Un vero e proprio disastro ambientale. A questo si aggiunge un altro grave problema, l’intenzione da parte del Comune di Monte S. Angelo di realizzare sul sito ex Enichem, un impianto per la lavorazione della plastica. La cosa inspiegabile, però, è il convincimento da parte di alcuni candidati che i vari organi di stampa non abbiano informato adeguatamente i cittadini che la consulta elettorale avrà svolgimento solo domenica 7 novembre, giusta D. M. del 6 settembre 2021 a firma del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese con il quale sancisce che: “la data delle consultazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali di cui all’art. 143, comma 10, terzo e quarto periodo, del D.L. 18 agosto, 2000, n. 267, è fissata per domenica 7 novembre 2021 e l’eventuale ballottaggio, domenica 21 novembre 2021”. Per maggiore chiarezza, il voto, fissato solo la domenica, anche se non specificato nel suddetto D. M. interessa 7 Comuni: Ordati Otella  (Caserta), Carmiano (Lecce), Scanzano Jonico (Matera), Africo, S. Giorgio Morgeto, Sinopoli (Reggio Calabria) e Manfredonia (Fg). Le motivazioni: “Per i Comuni sciolti per fenomeni di condizionamento e infiltrazione di tipo mafioso”. Nel ribadire che la notizia è stata ampiamente diffusa, ci giunge strano che non sia stata opportunamente e, in tempo debito, diffusa anche dai vari schieramenti politici, durante la campagna elettorale. Tutto questo però, non dovrebbe pregiudicare una minore affluenza alle urne. Siamo convinti, anzi certi, che sarà maggiore, in quanto tutti sentiamo la necessità di dare alla nostra tanto martoriata Manfredonia un’amministrazione ordinaria all’altezza del proprio compito, che si impegni a fondo nel restituirle la dignità perduta. Il caloroso invito, dunque, a non disertare le urne, è un nostro sacrosanto diritto-dovere sancito dalla Costituzione Italiana, cerchiamo di esercitarlo.

Matteo di Sabato

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