Sabato 20 Aprile 2024

L’ennesima denuncia inascoltata degli allevatori e agricoltori di Manfredonia

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L’invasione degli animali selvatici nelle pianure di Capitanata è quotidiana e preoccupa gli agricoltori e allevatori al punto da indirizzare il grido d’aiuto al Presidente del Parco Nazionale del Gargano, al Governatore della Regione Puglia, agli Assessori alle politiche agricole provinciale e regionale e al Ministero della transizione ecologica. Denunciano i pericoli che cinghiali, lupi, oche selvatiche, arrecano alle colture e alla sicurezza delle civili abitazioni e alla circolazione lungo le strade statali e provinciali. La denuncia pervenuta in redazione dagli agricoltori e allevatori di Manfredonia e dell’hinterland chiede “un tempestivo intervento delle istituzioni locali e nazionali affinché venga contenuta nel breve periodo la presenza costante e pericolosa dei cinghiali con risoluzioni tecniche definitive nel lungo periodo“. Il proliferarsi di circa 300 cinghiali ha alterato l’ecosistema naturale ed agricolo intaccando le attività zootecniche e l’economia locale con il pericolo di “spillover”. Il termine anglosassone spillover indica un processo naturale noto come il salto di specie che dà origine alle zoonosi, malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo e che ogni anno causano circa un miliardo di casi e milioni di morti. Secondi i dati epidemiologici, il 75% delle malattie umane fino ad oggi conosciute deriva infatti da animali, così come il 60% delle malattie emergenti viene trasmesso da animali selvatici. Il sig. Matteo Totaro, ex presidente dell’Associazione Provinciale Allevatori e promotore del marchio DOP della bufalina foggiana da oltre 40 anni, ha interessato l’assessore regionale alla sanità prof Pierluigi Lopalco affinchè si attenzioni il “pericolo cinghiali” anche dal punto di vista sanitario. La questione è quanto mai attuale! Lo spillover è la fuoriuscita di un virus da una specie “serbatoio”, in cui esso abitualmente circola, verso una nuova specie “ospite” in cui esso può morire oppure adattarsi fino a innescare epidemie. Esempi sono il coronavirus SARS-CoV-2, i virus Ebola e HIV, come anche il morbillo o l’influenza stagionale.  Questo processo nasce dai rischi legati al contatto stretto tra l’ambiente, l’ecosistema animale e l’ecosistema umano. La situazione che vive Manfredonia e il resto della Capitanata è emergenziale. La denuncia è chiara e diretta. Perchè la “politica”, le istituzioni preposte non rispondono al grido d’aiuto? Cosa si sta aspettando …. una nuova epidemia? L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha già decretato: siamo entrati nell’era delle pandemie. Ci resta soltanto il tempo di trovare strumenti efficaci e risorse eque per affrontarle con risposte stavolta sinergiche, tempestive e globali. Manfredonia deve stare al passo coi tempi ed intervenire prontamente difronte alle emergenze. Basta con le parole, occorre intervenire e subito.

Grazia Amoruso

 

 

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