Sabato 27 Aprile 2024

Inaugurato il nuovo Centro per il recupero delle tartarughe marine di Legambiente

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Sapevate che Manfredonia ha la struttura che in Italia recupera più tartarughe marine? Questa mattina (ieiri, ndr) la nostra città ha fatto un altro importante passo in avanti verso un futuro davvero green (prima tappa per la nascita della “Casa del mare”) inaugurando il nuovo centro per il recupero delle tartarughe marine di Legambiente con una piccola cerimonia durante la conferenza stampa di presentazione che ha visto la partecipazione delle istituzioni locali e regionali, del Centro Velico del Gargano, dell’Autorità Portuale del Mare Adriatico Meridionale e dei numerosi amici delle tartarughe marine tra i quali i pescatori professionisti della marineria di Manfredonia.
Più grande e confortevole, moderno e tecnologicamente avanzato, il nuovo “ospedale” per la cura di questi splendidi animali a 360°, diverrà anche polo didattico per le scuole, la comunità locale e i turisti con tante iniziative per scoprire il mondo delle tartarughe marine e più in generale l’ambiente e gli ecosistemi marini.
Per festeggiare al meglio l’apertura del centro, la mattinata è proseguita con la liberazione in mare della bellissima tartaruga LIFE, una femmina adulta catturata accidentalmente nei giorni scorsi da una rete a strascico oltre 3 miglia a largo di Ippocampo (Manfredonia), che presentava qualche problema di immersione risolto poi con facilità. LIFE è stata la prima tartaruga a “nuotare” nelle nuove vasche del Centro e pur riprendendo il mare sarà sempre sotto i nostri occhi perché, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Biologia dell’università di Pisa, il trasmettitore satellitare di cui è stata dotata ci permetterà di seguire in tempo reale i suoi spostamenti, aiutandoci a conoscere sempre meglio le esigenze e le abitudini di questi straordinari animali marini.
Nel Centro di Manfredonia le tartarughe vengono ricoverate e curate ma l’impegno degli operatori e dei volontari che operano nel centro è ben più vasto. Oltre che nel recupero e nelle cura degli esemplari feriti, il Centro è infatti impegnato insieme ai pescatori professionisti della marineria di Manfredonia (numerosi e preziosi) nella sperimentazione di sistemi per la riduzione delle catture e nel monitoraggio dei nidi: qui si organizzano le squadre dei Tartawatchers, i volontari che monitorano le coste per tutto il periodo estivo, per individuare e proteggere eventuali nidi di tartaruga Caretta caretta che sono prontamente messi in sicurezza per proteggerli da incursioni di animali selvatici oppure dai danneggiamenti involontari di bagnanti, turisti e addetti ai lavori impegnati nella pulizia delle spiagge. Per questo l’impegno dei volontari comprende anche sensibilizzazione e informazione di bagnanti e gestori balneari. Anche quest’anno Legambiente ha attivato il servizio SOS Tartarughe, un numero unico per raccogliere le segnalazioni di tracce o di piccoli di tartaruga sui litorali italiani. Un invito a cittadini, turisti e bagnanti a mobilitarsi in modo semplice, inviando un messaggio WhatsApp o un SMS al 349 2100989.
Le attività del Centro sono sostenute da alcune “aziende amiche delle tartarughe marine” tra cui Acqua dell’Elba, Frosta e Carpisa che hanno aderito con entusiasmo alla campagna di raccolta fondi Tartalove (www.tartalove.it) cui possono aderire anche singoli cittadini che vogliono contribuire alla causa delle tartarughe marine adottandole simbolicamente.
Il Centro è stato inoltre dotato di attrezzature e strumentazioni all’avanguardia grazie al Progetto MySea finanziato da: POR Puglia 2014/2020 – Asse VI – “Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” -Azione 6.5 – 6.5.a., finalizzato alla creazione di un modello di coordinamento dei centri di recupero delle tartarughe marine della Puglia, con la finalità di raccogliere, gestire e divulgare l’informazione e la conoscenza necessarie alle azioni di conservazione (aspetti del ciclo di vita della specie: nidificazione, aree di crescita e di alimentazione, spiaggiamenti di esemplari vivi e morti, interazioni con attività umane (pesca, turismo, navigazione).
Nota stampa sindaco ing. Gianni Rotice
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