Domenica 28 Aprile 2024

Un dossier sulla questione Energas: lo ha consegnato Rotice al Ministro Salvini

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È L’ULTIMO atto di una lunga accorata speranzosa serie di iniziative e di atti a sostegno della forte e pressante richiesta della popolazione di Manfredonia di non autorizzare la realizzazione del mega-impianto di Gpl progettato dall’azienda napoletana Energas, alle porte di Manfredonia con collegamento sottomarino al porto industriale. Il sindaco di Manfredonia Gianni Rotice ha incontrato il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, al quale ha consegnato il dossier contenente la documentazione delle mille ragioni a sostegno del convinto e fermo ”NO” a quell’impianto. Con Rotice erano il deputato Massimo Casanova, il senatore Roberto Marti, il sindaco di Lesina Primiano Di Mauro.

UN INCONTRO cordiale ma franco «su un tema di grande interesse per la città e il territorio – ha insistito Rotice – che hanno già patito tantissimo e vogliono uscire dagli equivoci per dare una incisiva e decisa accelerata allo sviluppo economico e sociale e dunque mettere a frutto le sue enormi potenzialità rimaste inoperose».

MANFREDONIA attraverso le sue rappresentanze culturali, sociali, politiche ha costantemente sostenuto l’avversione a quel progetto la cui realizzazione condizionerebbe l’intero assetto presente e futuro di un territorio vocato a ben altro. Come non mai la popolazione manfredoniana è rimasta attenta e all’erta nei confronti di un “mostro” che minacciava di rapirle il futuro. Convegni, manifestazioni di piazza, petizioni, studi si sono susseguiti a ritmo incalzante che probabilmente sono valsi, se non a scongiurare, quanto meno a tenere lontano quell’impianto.

L’ULTIMO atto in ordine di tempo risale al 13 gennaio scorso con un summit istituzionale tenuto a Palazzo san Domenico indetto dal sindaco Rotice, al quale hanno preso parte il presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, l’europarlamentare, Mario Furore, l’on. Giandiego Gatta, l’on. Giorgio Lovecchio, la sen. Gisella Naturale, l’assessore regionale, Rosa Barone, il consigliere regionale, Paolo Campo, e naturalmente una folata rappresentanza di cittadini. È stato emesso un documento nel quale sono state sintetizzate le tappe di un lungo, penoso e ansioso percorso non ancora giunto alla meta conclusiva.

CHE è il Consiglio dei ministri cui spetta la decisione definitiva su una questione sviscerata oramai in tutti i suoi aspetti tecnici, economici, sociali, urbanistici, culturali. È ormai tempo di decidere su un problema che tiene in un incomprensibile stand by una citta, un territorio che deve anch’esso decidere che strada intraprendere per uscire da una impasse che lo sta portando al collasso. Condizione di base è pertanto liberarsi da quei condizionamenti che stazionano minacciosi al suo orizzonte.

LA QUESTIONE Energas data da troppo tempo, oltre una ventina di anni, eppertanto una decisione non può più essere procrastinata. L’esigenza vale per Manfredonia che non può continuare a combattere contro quella minaccia, ma vale anche per l’azienda proponente che può rivedere i propri piani industriali. È un dovere politico e civile decidere e porre fine alle angosce della popolazione.

Michele Apollonio

 

 

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