Sabato 27 Aprile 2024

Un tavolo Comune con: Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Asi, Autorità di Sistema Portuale

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“AZZERIAMO tutto e ripartiamo da zero”. La proposta del sindaco di Manfredonia Gianni Rotice riassume il dibattito sviluppato nel corso della seduta del consiglio monotematico sul tema degli investimenti industriali che si stanno realizzando nell’area Zes-ex Enichem e formulare in maniera partecipata e propositiva gli indirizzi da dare all’Amministrazione. Argomento quanto mai importante e fondamentale per lo sviluppo di un’area che, dalla sua creazione per mano dell’ENI, ha procurato più svantaggi e preoccupazioni e acuito quella disputa silenziosa e astiosa tra il comune di Monte Sant’Angelo, proprietaria di quell’area, e il comune di Manfredonia che ha subito e subisce tutti gli aspetti negativi della iniziative fin qui realizzate ed ora da realizzare.

UNA ASSEMBLEA monotematica richiesta dalla minoranza consiliare “per esigenza di informazione e confronto, di conoscere le cose come stanno” ha spiegato Gaetano Prencipe. E iniziativa non fu mai più opportuna per snocciolare una situazione arruffata, per tanti versi oscura che incombe minacciosamente su questo territorio, come è balzato dall’analisi tratteggiata nel corso più che di un dibattito, dell’analisi della situazione che contrariamente al clima litigioso delle altre sedute assembleari, si è dipanato pacato e costruttivo nella consapevolezza della gravità del tema e della situazione avviata, che coinvolge l’avvenire del territorio e delle popolazioni che ci vivono. Dimostrazione di una ritrovata unanimità l’approvazione dell’odg col qual si impegna il sindaco a farsi interprete delle preoccupazioni della popolazione.

DENOMINATORE comune degli interventi, mai più attività industriali che contengono minacce per l’integrità del territorio, la sicurezza e la salute pubblica. Condizioni che, da quanto è emerso, non sono assicurate dalle iniziative di cui si è vociferato in giro e delle quali, per l’appunto, si sa ben poco e vagamente. Quanto meno a Manfredonia, dai suoi referenti istituzionali: mentre a Monte Sant’Angelo ne saprebbero di più ma non tanto da connotare certezze. Chiamati in causa l’Asi, la Regione Puglia e l’Autorità di sistema portuale. Sotto accusa la “Seasif” l’azienda dell’imprenditore Franco Favilla, un personaggio dalle mille attività nominali ma dalle referenze scarse e sotto tanti aspetti inquietanti. I vari consiglieri intervenuti (praticamente tutti) hanno evidenziato le tante sfaccettature di un progetto del quale in sostanza non si consce nulla di certo e di chiaro. In ballo ci sono le banchine del porto industriale, le aree del sito Sin (ex Enichem) forse già accaparrate, la bonifica non si sa se completata (il consigliere Ciuffreda a reiterato la richiesta di un commissario). A fare da specchietto l’area Zes con i suoi “privilegi” che evidentemente attirano i volponi della finanza.

INSOMMA: una situazione ingarbugliata, vischiosa sulla quale ha aperto una finestra di notizie inquietanti, il consigliere Vincenzo Di Staso che a seguito di una vera attività di investigazione sui personaggi e relativi progetti industriali, ha tratto delle conclusioni che meriterebbero accurate indagini giudiziarie. Alla proposta di Prencipe di attivare l’APPEA (Aree produttive paesaggisticamente ed ecologicamente attrezzabili), il sindaco Rotice ha lanciato l’idea di un Tavolo unico con Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Consorzio Asi Foggia, Autorità di sistema portuale. Potrebbe essere l’inizio di quell’ambizioso progetto di gestione partecipata di un territorio comune.

Michele Apollonio

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