Sabato 27 Aprile 2024

Sempre più su, ma è la…Tari

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LA TASSA sui rifiuti urbani, la famigerata TARI, è arrivata puntuale nelle scadenze delle tassazioni comunali. Puntuale nei tempi e soprattutto nei rincari. Le maggiorazioni delle tariffe sono generalizzate. Sono poche invece e in molti casi si tratta di recuperi rispetto all’anno precedente, le riduzioni. Delle trentasei categorie (sei domestiche e trenta non domestiche) 28 sono col segno più. «Aumenti fisiologici» ha giustificato l’assessora al bilancio Lauriola presentando il provvedimento in consiglio comunale riscuotendo il consenso della sua maggioranza che ha approvato di getto il provvedimento; mentre nettamente contraria si è dichiarata l’opposizione che ha bocciato il provvedimento supportandolo con una serie di argomentazioni che hanno tratteggiato la situazione reale del settore. Una Tari in aumento mentre l’ASE presenta un utile di 630mila euro.

IN ESREMA sintesi, hanno evidenziato dai banchi dell’opposizione, le famiglie pagheranno qualcosa in più, mentre le utenze non domestiche (artigiani, studi professionali, negozi, banchi di mercato, ipermercati, generi alimentari, autorimesse, eccetera) subiscono rincari fino al 35 per cento. Aumenti frutto anche dell’evasione e della elusione fiscale verso cui non pare si facciano passi avanti per evitare che «a pagare siano sempre i fessi». Un vulnus che non consente di incidere sulla riduzione della TARI. Ma il punto dolente rilevato della questione, è quello della qualità del servizio di nettezza urbana della città. Da tempo da ogni angolo della città, da ogni categoria di cittadini, si leva dura, stizzita e circostanziata la denuncia di una città sporca, mal servita, con immondizie sparse dappertutto, diffusa trascuratezza nella cura urbana.

«I CITTADINI vogliono pagare, ma pretendono una pulizia maggiore e più accurata nei tempi e nei modi» ha rilevato il consigliere Francesco Schiavone che ha posto la questione in funzione turistica. La coalizione Rotice parla tanto di turismo ma di politiche del turismo non c’è neanche l’ombra. «La vocazione turistica di Manfredonia – ha contestato il consigliere – non deve essere solo un vessillo da sbandierare in campagna elettorale o a chiacchiere, ma deve essere un concetto da sostenere con atti e iniziative concrete che abbiano una vera e autentica valenza turistica».

E ANDANDO sul concreto, il consigliere di Progetto popolare, ha fortemente censurato il modo trionfalistico col quale il sindaco Rotice ha annunciato l’assunzione all’ASE di 24unità di precari per rafforzare l’organico per il solo periodo estivo. Schiavone ha evidenziato come «non ci sarà alcun rafforzamento dell’organico disponibile nei servizi Ase: quelle unità lavorative serviranno a consentire al personale Ase un turn over per le dovute ferie estive. È una scelta che non potenzia di fatto l’organico Ase già fortemente carente, ma semplicemente lo mantiene ai livelli di sopravvivenza e per di più con l’immissione di personale senza esperienza specifica».

RICHIAMANDO poi l’utile netto riportato nel bilancio ASE di 630mila euro netti, Schiavone suggerisce di utilizzarli per «assumere, previo concorso, più operatori al fine di garantire alla città il decoro che merita».

  Michele Apollonio

 

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