Sabato 27 Aprile 2024

“Manfredonia festival” di sussistenza aspettando il turismo

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SIA PURE appena in tempo massimo, è arrivato il cartellone delle manifestazioni che allieteranno l’estate manfredoniana 2023, predisposto dall’Amministrazione comunale. Niente di eccezionale, lo si sapeva, ma è pur un tentativo per non rimanere a secco dopo la scorpacciata carnevalesca condita di luci e istallazioni caratteristiche sparse per la città attraversata da manifestazioni che hanno richiamato forestieri e turisti a centinaia di migliaia. Un abbrivio scintillante della nuova amministrazione Rotice che nonostante i tanti interventi delle autorità preposte sulle tante (ir)regolarità delle manifestazioni (significativo il peregrinare del Titanic, la copia in scala del celebre transatlantico, smontato e rimontato diverse volte), si è affrettato a proclamare «La città del carnevale» stampato a caratteri cubitali sul fronte del Laboratorio urbano culturale interdetto alla sua naturale destinazione.

PER QUESTA estate già inoltrata niente bagliori, vedette eclatanti, exploit arrembanti: il cartellone predisposto annuncia «cinquanta tra eventi di natura culturale, spettacoli, cabaret, musica dal vivo, enogastronomia, laboratori per i più piccoli». Tanta quantità a scapito della qualità. Una programmazione fatta in casa, ad uso della «bella stagione dei sipontini» i veri turisti di Manfredonia, con sullo sfondo lo speranzoso «obiettivo di integrare una politica di incentivazione turistica» notificano il sindaco Gianni Rotice e il vice sindaco Giuseppe Basta che firmano il cartellone del “Manfredonia festival” contrassegnato dal motto trionfalistico “Makèfest” al quale la gente ha aggiunto un allusivo punto interrogativo.

UN CARTELLONE che incorpora i numerosi contributi di associazioni e privati (non quello dei commercianti) che autonomamente hanno organizzato proprie manifestazioni, come la “Pro loco” che oltre a curare l’unico info-point per turisti esistente a Manfredonia, aveva già predisposto un corposo calendario di manifestazioni estese anche nei villaggi della riviera sud, la Uisp, la Bottega degli Apocrifi. Cinquanta appuntamenti con diverse ripetizioni prologo del “grande evento” della Festa patronale della Madonna di Siponto. Tra i “vuoti” segnalati quello del cinema all’aperto: negli anni scorsi si organizzava, in estate, utilizzando spiazzi inutilizzati, per impiantare un occasionale ma gradito cinema all’aperto. Ci sarà però una visitazione guidata notturna dei luoghi della città ove una volta c’erano accoglienti e straordinarie sale cinematografiche: un amarcord nostalgico d’altri tempi quando si “costruiva” la città e i cittadini.

I COMMENTI e i giudizi non solo da parte di esponenti della politica, sono alquanto aspri e denunciano la mancanza di attività attinenti ad una politica del turismo che non c’è. Guardando un po’ quello che succede in giro, si evidenzia – è la constatazione dominante – come Manfredonia sia fuori da quel realismo pragmatico che deve esserci in ogni azione politica ancor più in quella del Turismo che richiede il concorso razionale dei tanti aspetti che caratterizzano la città. Non c’è, ad esempio, nessun accenno ai beni culturali (tanti e diversificati), alla loro possibilità di fruizione. Tutto è improvvisazione. Makèfest è? Ma va bene così: meglio che niente.

  Michele Apollonio

 

 

 

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