Domenica 28 Aprile 2024

Foggia: corsa al Palazzo (di Micky dè Finis) 

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Mentre,“strada facendo”, nel comune di Manfredonia si inaugura un proscenio da carnevale permanente, da intendersi non in senso figurato perché davvero volano gli stracci e i contorni di Palazzo San Domenico appaiono sempre più raccapriccianti e kafkiani, nel Capoluogo le cose continuano a viaggiare  sul triste crinale che fa da sfondo ad una città ormai alle pezze, nonostante i timidi vagiti di ripartenza prodotti dalla Commissione Straordinaria, guidata con la competenza operosa e silenziosa del prefetto Cardellicchio, uomo del fare. A giudicare dalle prime avvisaglie sarà una campagna tutt’altro che tranquilla. Le forme in faccia sono già all’ordine del giorno mentre la città comincia a colorarsi con i manifesti dell’esercito di concorrenti, un vero fiume umano!Senza esagerare potrebbero essere oltre 700 gli aspiranti consiglieri per uno dei 32 seggi in palio. Nel centrodestra perdura un clima da resa dei conti tutto interno ereditato dalla gestione Landella che pesa tuttora come un macigno su tutto il versante, prova ne sia le difficoltà incontrate per individuare il nome cui affidare le sorti della coalizione nell’agone elettorale. Toccherà a Raffaele Di Mauro, indicato da Forza Italia, sperimentare quella che potrebbe anche definirsi una seconda disperata operazione Lazzaro! Almeno sei le liste al suo seguito. Nel centrosinistra, ridenominato ora campo largo, le speranze si sono colorate di rosa, perché sarà Maria Aida Episcopo a guidare la compagnia, una vera e propria contraerei in cui sono state impegnate molte facce nuove insieme a campioni di consenso. Sarebbero anche qui sei le liste a suo sostegno. Ovviamente c’è poi l’incognita Mainiero, con le sue 3 liste. Ha il vantaggio di stare fuori da tutto e quindi di poter raccogliere un po’ dappertutto . Ma la sua è una prova da triplo salto mortale perché, conti alla mano, l’impresa appare parecchio ardua. Epica come quella di D’Annunzio.  Tutt’altro che defilati gli altri due candidati sindaci, Nunzio Angiola con 4 liste e Antonio De Sabato con 2 liste di cittadinanza attiva. Difficile fare una previsione ma la percezione che la il campo largo possa fare sua la partita prevale in punto di logica. E difatti, se non dovesse sbancare al primo turno, ipotesi tutt’altro che peregrina, sarebbe scontato il suo approdo al ballottaggio. E quella sarà un’altra partita che potrebbe vedere da un lato il campo largo, dall’altro i sopravvissuti dei “fratelli coltelli”. Come che sia, la parola d’ordine da suggerire a tutti i protagonisti della disfida è netta : girare pagina e dimenticare il recente passato, che ha macchiato una città ed offeso la sua collettività.

Micky dè Finis

 

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Capitanata · News · Politica

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