Sabato 27 Aprile 2024

Girare pagina, senza paura 

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Non c’è da star tranquilli ne bisogna abbassare la guardia. La situazione è e rimane allarmante in terra di Capitanata. Una conferma che non viene solo da quel che la cronaca, giorno dopo giorno, racconta ma anche dagli esiti spaventosi che l’ultima visita della Commissione Antimafia, ormai di stanza in Capitanata, ha prodotto pochi giorni fa. E difatti sono le risultanze da brivido delle audizioni davanti alla Commissione Parlamentare Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, a consegnare il quadro a fosche tinte che il territorio ha davanti agli occhi. A cominciare da Luca Vigilante, manager del gruppo Telesforo, da tre anni sotto scorta dopo le bombe lasciate esplodere nelle strutture sanitarie del gruppo. Senza dire delle parole pronunciate dal presidente della Fondazione Buon Samaritano, l’avvocato Giuseppe Chiappinelli, descrittive di uno scenario di grande criticità. Una storia che riguarda soprattutto Foggia, ma che non risparmia buona parte del contesto provinciale, da Manfredonia a San Severo, per toccare Orta Nova ed estendersi nella provincia della Bat. L’azione delle forze dell’ordine è incessante, lo dicono i fatti. L’attenzione delle Istituzioni è altissima, forse senza precedenti, perché le attività di controllo del Prefetto Maurizio Valiante e del Procuratore Capo della Repubblica, Ludovico Vaccaro, sono comprovate da un lavoro di un’intensità incredibile. Un monitoraggio che non trascura più niente, che guarda dappertutto perché ormai nulla può essere lasciato al caso, anche il minimo indizio. E tuttavia il territorio continua a rivelare un tessuto sfilacciato, permeabile come una cellula vecchia e malata da troppi anni, difficile da recuperare. E a rendere il tutto ancor più raccapricciante sono le voci insolenti  di chi vorrebbe ridurre il tutto ad un male ordinario, più o meno riconducibile ad un crimine tutto sommato scontato, endemico e di secondaria incidenza, come quello messo in opera da un pugno di ladri di mestiere e qualche adepto affezionato al campo delle estorsioni. Espressioni che mirano non tanto a negare quanto a sminuire la portata di quel che accade nelle strade, in pieno centro, in mezzo alla gente terrorizzata tanto dal crimine dilagante quanto dalle parole in libera uscita di analisti improvvisati in una sociologia da avanspettacolo, a dir poco deprimente. Le contrade di Foggia non sono più sicure, questo il punto vero sul quale serve aprire la mente, allargare il cuore, chiudere lo spazio dell’ambiguità parolaia abituata a nascondere il vecchio e il nuovo marcio che potrebbero tornarne ad albeggiare presto su Foggia e la Capitanata. Vero è che il male e la paura sono forze motrici che ci portano indietro nella vita, agiscono come tarantole velenose. Ma è necessario rendersene conto adesso perché, come ricordava Oriana Fallaci, nella vita e nella storia vi sono casi in cui non è lecito avere paura.

di Micky dè Finis

Articolo presente in:
News · Venti ed Eventi

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