Lunedì 29 Aprile 2024

Il pino rinsecchito incombente sul canale di Siponto

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LA FOTO che mostriamo è stata scattata a Siponto. I suoi rami e le foglie rinsecchiti dicono che è lì da parecchio tempo. E’ appoggiato minaccioso su quella cabina adibita a centralina elettrica, affacciata su Viale degli Eucalipti che a sua volta fiancheggia la pineta. Il peso di quel grosso tronco l’ha già danneggiata. E ancora maggiori danni potrebbe provocare se precipitasse nel canale che rischierebbe di essere intasato con quali conseguenze è facile immaginare. Inutile dire che occorrerebbe intervenire con urgenza per evitare il peggio.

PER LA VERITA’ sarebbe stato utile e necessario che un intervento fosse già stato fatto. Ma da tempo ormai scene del genere sono d’ordinaria amministrazione. A Siponto, per antonomasia il “giardino” di Manfredonia, situazioni di abbandono di alberi rinsecchiti se ne incontrano frequentemente. E non riguarda solo la vegetazione. La pineta di cui innanzi offre un campionario raccapricciante. Inutile fare esemplificazioni: c’è di tutto e di più. Oltre che per caduta naturale conseguente all’assenza di una qualsiasi cura, gli alberi sono danneggiati per mano di incoscienti che chiamarli “vandali” e poco e riduttivo. Per tanti aspetti diventa rischioso persino praticarla. Ma non solo quella pineta crea disdoro e imbarazzo. I tanto annunciati interventi si sono ridotti alla rimozione di alcuni rami cadenti e alla raccolta di cumuli di immondizia. Una tempestiva manutenzione eviterebbe la perdita di alberi essenziali al decoro urbano ma anche alla salubrità dell’aria. Che tristezza vedere dei viali con filari di pini ridotti ad aridi monconi.

UNA SITUAZIONE di disagio ambientale in perenne stato di emergenza conseguente anche dell’altrettanto stato di emergenza in cui si ritrova il Comune da troppi anni in perenne gestione provvisoria a causa o di commissariamenti o di apparati politico-amministrativi non in grado di gestire un territorio che presenta tante eccellenze male o niente affatto considerate e dunque valorizzate. Solo sporadici provvedimenti annunciati come chissà quali interventi che si sono risolti solo in una effimera e vuota propaganda. Tant’è che la situazione è quella che ogni cittadino ha sotto gli occhi.

IN QUESTI giorni una squadra comunale sta provvedendo a Manfredonia alla potatura delle palme. Una operazione di servizio condotta senza proclami e selfie di accompagnamento, essenziale per la loro conservazione (tante sono andate perdute) e per il necessario decoro igienico dei marciapiedi che le ospitano, divenuti pericolosi per i pedoni a causa delle fronde pendenti e i frutti sparsi per terra. Basta poco per dare un senso di attenzione alla città e verso chi la abita stabilmente o per pochi giorni. Le strisce pedonali, ad esempio, tra tanto altro e di maggiore incidenza, mancano. Ad evidenziarne l’assenza qualche striscia sbiadita superstite di quelle che completavano la serie, erose dall’usura. La loro corretta presenza è espressamente prevista dal codice della strada: se ben definite e bianche, sono anche un civettuolo sussidio per un sicuro attraversamento delle strade tanto per i pedoni quanto per gli automobilisti.

  Michele Apollonio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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