Lunedì 29 Aprile 2024

“Manfredonia venti24” rompe gli indugi

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La crisi dei “Fratelli d’Italia” portata ai vertici di Bari e Roma

 

“UN PROGETTO civico con una visione che segna la discontinuità rispetto al modello politico consueto e preesistente»: è la traccia dell’azione politica-amministrativa di “Manfredonia venti24”, la lista che ha rotto gli indugi della lunga e fin qui sterile vigilia elettorale e si è presentata al pubblico inaugurando la propria sede in corso Manfredi. Ad annunciarlo alla piccola folla formatasi al taglio del nastro della sede del comitato, i referenti della nuova formazione, vale a dire Giuseppe Basta (Forza Manfredonia), Nino Palumbo e Francesca Troiano (Italia Viva), Libero Palumbo (Città Protagonista), Cristiano Romani (Manfredonia al centro), Gaetano Brigida (Azione).

«UNA FORMAZIONE che ha nulla a che vedere con destra e sinistra, ma è un progetto per la città» ha spiegato Cristiano Romani, coordinatore del gruppo. «Una squadra che va plasmandosi – ha aggiunto – con inclusività, sempre aperta alle energie nuove e disponibile a condividere una visione alternativa alla nostra città». Non è stato detto, ma è dato per scontato che il candidato sindaco è Giuseppe Basta, ex vicesindaco di Rotice, ex Forza Italia. Di programmi e di progetti non se ne è parlato.

E SE la gente ha mostrato una certa freddezza verso la proposta di “Manfredonia venti24”, non tanto velate critiche sono arrivate dagli altri schieramenti ancora in pectore. È stato ricordato che Basta ha condiviso con Rotice gran parte della responsabilità della loro gestione dalla quale si è poi dissociato. Anche Libero Palumbo proviene da quella amministrazione (ma anche da altre precedenti) nella quale è stato assessore al personale, poi dimessosi con clamore. E Romani Cristiano ha ricusato l’appartenenza a Forza Italia della quale è stato in consiglio comunale capogruppo, per poi tentare altre esperienze politiche. Così come non si dimenticano i trascorsi in “5Stelle” della Troiano eletta al Parlamento. Tutte esperienze – è la domanda – utili per segnare la “discontinuità”?

A TALE barlume di luce fa riscontro il buio pesto negli altri schieramenti. Di particolare rilievo per il garbuglio della situazione, è quello in atto nei Fratelli d’Italia. A livello locale manca ancora la designazione del responsabile: la rinnovata segreteria provinciale, indugia a prendere decisioni che riguardano peraltro gli altri comuni nei quali si vota. Non si indicono i congressi comunali. A Manfredonia per iniziativa del referente storico Vincenzo Lo Riso, si sarebbe raggiunta una intesa con FI e Udc ed altra lista civica, per una coalizione di centro destra. Ma c’è un inciampo che blocca questa prospettiva. Secondo voci bene informate a ostacolare tale intesa sarebbe la lista di Gianni Rotice che Foggia vorrebbe aggregare alla formazione di centro destra, contro l’espressa volontà contraria di FI, FdI e Udc. Una situazione scabrosa che gli esponenti di quei partiti hanno portato all’attenzione dei responsabili regionali e nazionali.

STAND BY anche nel centrosinistra dove non è in discussine la composizione della coalizione (PD, Progetto Popolare, Con, Molo 21, 5S) bensì il candidato sindaco che spetterebbe indicarlo agli stellati eppertanto si aspetta la decisione di Conte. A meno di decisioni del tutto innovative e comunque al passo dei tempi.

  Michele Apollonio

 

 

 

 

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