Domenica 16 Giugno 2024

Il rettore della Luiss spiega l’intelligenza artificiale ai giovani dei licei

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Una iniziativa del Centro studi “Serricchio”

 

 L’INTELLIGENZA artificiale, la nuova tecnologia rivoluzionaria delle tradizionali metodologie della conoscenza, sta creando tante promesse ma anche tanti interrogativi. «È una tecnologia particolarmente potente e lo sarà sempre di più e sempre più impattante. È difficile come qualsiasi altra tecnologia o rivoluzione tecnologica che ne distruggerà alcune, ma ne creerà delle nuove». Così il magnifico Rettore della “Luiss”, Andrea Prencipe, illustre luminare dell’innovazione tecnologica (ha reso obbligatorio la disciplina della IA alla Luiss), con un denso curriculum di titoli e conferenze in Italia e all’estero e di scritti pubblicati nelle più note riviste scientifiche, parlando agli studenti del liceo linguistico “Roncalli” e dei licei classico “Moro” e scientifico “Galilei” (egli stesso manfredoniano diplomatosi allo scientifico), su invito della presidente Raffaella La Torre, del Centro studi “Cristanziano Serricchio” che ha inaugurato la serie di “Incontri con l’innovazione”.

«LA SUA area di ricerca e di insegnamento – ha evidenziato La Torre – è l’innovazione tecnologica, intesa in ottica interdisciplinare, aperta ai contributi delle varie culture e delle diverse arti che, insieme, concorrono tutte ad attivare processi formativi all’insegna della inclusività e del riconoscimento reciproco tra diversità».

NON una conferenza ex cattedra, bensì un confronto dialogato con i ragazzi e ragazze che hanno partecipato con una serie di domande pertinenti e intriganti che hanno sollecitato approfondite quanto chiare analisi del professore Prencipe nel presupposto che «il sapere non si trasmette, ma si condivide». Un profondo cambiamento culturale è in atto. «È importante che ragazzi e ragazze – annota il rettore – ma anche le generazioni che sono già al lavoro, imparino a saper utilizzare e sfruttare le potenzialità della IA». Si è dinanzi ad un arricchimento dell’umanità, o ad un rischio esistenziale?

   NON si tratta di facilitare o complicare la conoscenza, quanto piuttosto evolvere il modo con cui noi produciamo conoscenza. È già in atto l’evoluzione del cambiamento. «Dobbiamo essere consapevoli e pronti – esorta Prencipe – all’idea dell’uso dl ChatGPT ovvero il software che simula ed elabora le conversazioni umane, scritte o parlate, come se fossero tipicamente nostre». Il professore Prencipe ha indicato in Italo Calvino, geniale narratore dalla fantasia sconfinata, l’autore del metodo che introduce alla IA: il “Metodo Calvino” delineato da Prencipe nel libro scritto con Massimo Sideri “Il visconte cibernetico”, basato sugli opposti «la più completa pienezza e l’assoluto vuoto, la leggerezza e la gravosità, la precisione e la più vaga inesattezza».

«NEL 1976 – ha ricordato il rettore – nel libro “Cibernetica e fantasmi”, Calvino previde l’avvento di una macchina letteraria che avrebbe scritto romanzi in vece di un essere umano. Una macchina che avrebbe scritto in funzione delle nostre esigenze». Un profeta, un “contemporaneo del futuro” Calvino, che non manca di avvertire come «la macchina letteraria potrebbe stancarsi di adeguarsi alle nostre richieste e andare di testa sua, ammesso che ce l’abbia…».

Michele Apollonio

 

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