Domenica 16 Giugno 2024

Europa Verde chiede dialogo e nuova direzione polica per il Parco Nazionale del Gargano

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Europa Verde stigmatizza ancora una volta la chiusura al confronto imposta dal presidente del Parco Nazionale del Gargano, come dimostrato dal parterre del convegno intitolato “Il ruolo dei Parchi Nazionali nella tutela e valorizzazione degli ecosistemi naturali”, privo di qualsiasi voce dissonante rispetto all’attuale gestione del Parco.

L’europarlamentare Rosa D’Amato ha dichiarato: “È frustrante quanto ritardi e mancanza di dialogo impediscano il progresso e la collaborazione, lasciando cittadini e numerose associazioni ambientaliste senza una voce adeguata, cosa che penalizza tutto il territorio e vanifica il prezioso impegno del compianto Presidente Matteo Fusilli.”.

In particolare, Rosa D’Amato ha sottolineato che il convegno ripete purtroppo gli schemi autoreferenziali dei precedenti eventi promossi dallo stesso Ente Parco, rappresentando l’ennesima occasione persa per innovare e affrontare le sfide ambientali in modo nuovo.

Vincenzo Rizzi di Europa Verde ha aggiunto : “ignorare il contributo del mondo ambientalista nella tutela e valorizzazione degli ecosistemi naturali è una grave dimenticanza. L’unica esperienza di recupero e valorizzazione attualmente attiva sul territorio è quella portata avanti dagli ambientalisti con l’Oasi Laguna del Re di Manfredonia, che ha ricevuto una menzione speciale al Premio Nazionale del Paesaggio”.

Europa Verde, attraverso la sua europarlamentare, ritiene fondamentale incoraggiare la diversità di prospettive per affrontare i numerosi problemi ambientali che affliggono la “Montagna del Sole”. Se il convegno fosse stato aperto al confronto, avremmo posto domande importanti, come al referente di ISPRA sul perché i dati dei censimenti invernali degli uccelli non vengono resi accessibili a tutti, soprattutto al mondo della ricerca. Dati pubblici contribuirebbero a una gestione più accurata dei siti, soprattutto in un’ottica di pianificazione.

Avremmo inoltre chiesto al sottosegretario all’Ambiente le ragioni per cui l’Ente Parco Nazionale è privo da anni di un Direttore e di un Consiglio Direttivo, e soprattutto di un piano del Parco, dopo quasi trent’anni dalla sua istituzione. Al dott. Antonio Maturani della Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico del Ministero dell’Ambiente avremmo chiesto perché alcune riserve dello Stato nel Parco Nazionale del Gargano, come la Palude di Frattarolo o la Sacca orientale di Lesina, mancano di una gestione attiva e propositiva.

In quest’ottica, rilanciamo ciò che affermano da tempo diversi ambientalisti storici: non puntare su riserve statali ridondanti come quella di Lago Salso, recentemente proposta dal presidente del Parco, ma valorizzare le zone umide del Golfo di Manfredonia per il riconoscimento come area Ramsar. Questo riconoscimento offrirebbe ulteriori opportunità agli operatori turistici, agricoli e ambientali per rilanciare il territorio attraverso la tutela.

In conclusione Alfredo De Luca di Europa Verde di Manfredonia” chiede con forza un cambio di rotta e un’apertura al confronto con tutte le forze sociali presenti sul territorio, invitando i partiti a immaginare un nuovo presidente che sappia ripartire dall’eredità del prof. Matteo Fusilli. Il Gargano è un patrimonio non solo dei garganici, ma di tutta la nostra grande comunità europea. Dobbiamo guardare al Gargano come a un Parco d’Europa e non come a un‘area destinata a spopolarsi”.

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