Mercoledì 1 Maggio 2024

Lavori nel Castello di Manfredonia, oltraggi e sfregi autorizzati… in nome delle pari opportunità

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L’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici e soprattutto nei luoghi di cultura, è un atto di grandissimo senso civico, obbligatorio e dovuto per rispetto nei confronti delle persone con disabilità. La domanda è: “possibile che non ci fosse un modo alternativo per permettere a chi non deambula di visitare la parte alta del Castello di Manfredonia”? Possibile che il prezzo da pagare fosse l’abbattimento di mura storiche costruite quasi mille anni fa? A settembre 2019 sono iniziati infatti, i lavori di adeguamento ed eliminazione delle barriere architettoniche nel Castello di Manfredonia, scavando in un torrione, una cavità per poter ospitare un’ascensore. Lavori autorizzati dal segretariato regionale della Puglia MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), autorizzato dalla Sovrintendenza. Costo dell’intervento € 717.427,00, progettista Ing. Carmela Toto, coordinatore per la progettazione Arch. Nicola Simone. E’ assurdo, è incredibile, è inimmaginabile quello che sta accadendo all’interno del castello di Manfredonia, che è visitabile solo nell’area perimetrale delle mura poiché tutte le mostre, ormai da anni, sono chiuse al pubblico. Molto inappropriato anche l’utilizzo di marmi e la creazione di aiuole oltre che di strutture da adibire ad uffici che hanno devastato e deturpato la struttura architettonica dell’ex “nostro” castello, ceduto dal Comune di Manfredonia allo Stato decenni orsono. Non possiamo rimanere impassibili di fronte e questa inefficienza di servizi, e allo scempio perpetrato in nome della funzionalità (che non c’è) e della fruizione da parte di tutti. I vertici che hanno permesso questo scempio relazionino. Manfredonia continua ad essere teatro del parossismo e della totale assenza del più banale senso logico. La città non resterà più a guardare, alzerà la sua voce.

Raffaele di Sabato

 

 

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Commenti

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  • ma consentire l’accesso a chi, visto che il castello è ormai chiuso da anni e con la siutazione finanziaria attuale non credo proprio che aprirà

    Mchele 02/01/2020 16:09 Rispondi
  • Il Torrione non è una barriera architettonica,ignorante!

    Alexander 28/12/2019 11:23 Rispondi
  • É giusto fare in modo che tutti possono vedere le meraviglie della nostra città ma non si può distruggere un bene che ci è stato dato dal nostro passato e distruggerlo anche solo una parte per renerlo accessibile a tutti. Sicuramente si poteva trovare un altro modo meno invasivo!!! Non sono un ingegnere ma credo che costruire un ascensore dentro dove stanno le scale opp fare una passerella di lato alle scale opp qualsiasi altra cosa anche trasparente per non deturpata la bellezza del luogo. Siamo la specie più intelligente del pianeta ed risolviamo i problemi sempre distruggendo le bellezze che ci circondano!!!
    Grazie a colui che non ha speso un secondo per trovare un alternativa a questo orrore!!!!!!

    Michela 28/12/2019 8:55 Rispondi
  • Scandaloso

    GIOVANNI GRILLI 27/12/2019 23:26 Rispondi
  • Per anni si è parlato di adeguare il castello alle esigenze e necessita attuali, della società di oggi che significa anche superamento delle barriere architettoniche in quanto, sin dai tempi dei tebani chi non era fisicamente normale veniva buttato giù dalla rupe, è così via di seguito con tanti altri esempi fini ai nostri giorni!!! Quindi sacrificare 2mq (penso) di mura interne al castello per consentire la visita ad es. anche ad una donna incinta o ad anziano signore, momentaneamente disabili, non mi sembrano devastanti del castello rispetto a quanto di peggio hanno fatto i ns padri o nonni nel centro storico dalla fine dell’800 fino a pochi anni fa.

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    Francesco 27/12/2019 18:19 Rispondi
    • Secondo te non ci sono alternative?

      Si deve distruggere per forza un elemento architettonico così importante e portante?

      È stato fatto uno studio di fattibilità che tenga conto delle necessità strutturali del torrione?

      Vedi Francesco, lo stesso articolo ti ha già risposto in parte.

      L’interrogazione parlamentare è nata perchè le azioni condotte appaiono quanto mai “strane”.

      1,5 milioni di euro per distruggere un torrione e tirar su un ascensore sono davvero troppi!

      Così siamo tutti bravi a gestire il patrimonio storico.

      Poi fai riferimento a quello che è stato fatto in passato.
      Cioè tu sostieni che se hanno sbagliato nel passato noi siamo autorizzati a continuare a sbagliare?!?

      Non credi che oggi abbiamo tecnica, conoscenza e cultura per evitare gli errori del passato, oppure preferisci, come i “ciucci”, perpetuare gli stesso errori ancora ed ancora?!?

      Il nostro patrimonio è parte fondamentale della nostra identità… senza, siamo un paese qualunque…. senza anima e senza nome.

      Gianluca 12/01/2020 16:27 Rispondi

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