Martedì 23 Aprile 2024

No ai premi di produzione, alla Sangalli c’è aria di crisi

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Cresce la preoccupazione tra i lavoratori della Sangalli per la recessione incombente sul settore: il ribasso del vetro non garantisce un’adeguata remunerazione e fa vendere in perdita, costringendo l’azienda a cambiare strategie puntando su prodotti ad alta marginalità per imporsi su nuovi mercati.

Ricordiamo che il Gruppo russo Glasswall, socio al 50% del Gruppo Sangalli (di cui fa parte con il 16% la Finanziaria regionale Friulia) con il suo ingresso ha portato un’iniezione di mezzi freschi a sostegno del fabbisogno finanziario e delle esigenze di sviluppo aziendale. A valle di tale partnership industriale, c’è l’accordo interbancario avente ad oggetto circa 130 milioni di euro di linee finanziarie e la salvaguardia di oltre 400 posti di lavoro.
Questa partnership strategica permetterà al Gruppo Sangalli di supportare la riorganizzazione finanziaria e di business già avviata a partire dal secondo semestre 2012, oltre che a gettare le basi per una futura espansione e consentire al Gruppo Glaswall di espandersi sul mercato europeo, essendo il Gruppo Sangalli l’asset di vetro float più moderno in Europa e il fulcro ideale per l’implementazione delle tecnologie avanzate del vetro, grazie alla sua qualità produttiva e posizione logistica.
Con gli stabilimenti di Manfredonia e San Giorgio, è il secondo produttore europeo di vetro piano e il primo e unico produttore italiano con 1300 ton/giorno prodotte, e rappresenta il 35% del vetro float prodotto in Italia per un fatturato annuo di circa 130 milioni di euro. Il Gruppo Glasswall, fondato negli anni ’90 da Dmitri Sulin, è il più grande trasformatore in Europa con oltre 120 mila tn di vetro trasformate.

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