Venerdì 26 Aprile 2024

Sprevôgghje. Nvrà mére e vambôgghje, la nuova raccolta di Franco Pinto

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Anche per questo secondo biennio di ManfredoniaNews.it abbiamo raccolto in volume gli editoriali di Franco Pinto, una delle rubriche più apprezzate dai nostri lettori. Ci ha incoraggiato a pubblicare questa nuova raccolta il riconoscimento ottenuto dal precedente volume di editoriali, E quist’ate, mo’, che vonne?, che a gennaio scorso si è guadagnato il terzo premio nazionale di scrittura in dialetto “Salva la tua lingua locale”, organizzato dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. Franco Pinto, pur pressato in tempi stretti di scrittura per via del suo intenso lavoro di ebanista, vive questa collaborazione come uno stimolo, una spinta a usare e conservare il dialetto manfredoniano, non solo per se stesso, ma per la comunità attuale e futura, che potrà ritrovare in queste pagine il proprio dialetto manfredoniano elevato a dignità di lingua. Il titolo del nuovo volume, Sprevôgghje. Nvrà mére e vambôgghje, tipicamente metaforico e peculiare del linguaggio poetico di Franco Pinto, racchiude in sé non solo il senso della raccolta, ma del carattere che Pinto vuole dare alla sua scrittura creativa. Gli sprevôgghje sono le briciole che si creano tagliando una fetta di pane, e che possono essere grandi, piccole o minute. Briciole, quindi, nate nvrà mére e vambôgghje, ovvero tra mare e trucioli, dove il mare rappresenta il sale, la sapienza, e i trucioli leggerezza dello scherzo o della parola poetica – i due registri di fondo che ritroviamo in Pinto. L’immagine di copertina è una caricatura dovuta alla creatività di Francesco Granatiero. Intitolata Fra pènne e… serragghie (“Fra penna e… saracco”), rappresenta Pinto che giganteggia emergendo dal mare del molo di levante, con il faro e i pescherecci sullo sfondo, mentre gli aleggiano sulla testa i simboli della sua vita e delle sue attività: le origini marinare, rappresentate in maniera trasparente da un pesce volante; la stilografica che questo reca sotto una pinna, a significare il lavoro di scrittura dell’autore; e un saracco, che sintetizza l’opera di ebanista di cui Pinto oggi vive. Come dire il rapporto simbiotico e profondo tra il mare, il lavoro intellettuale e quello manuale che ha sempre caratterizzato la scrittura di Franco Pinto.

Mariantonietta Di Sabato

 

Libro pinto

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