Romani si presenta: "Mia candidatura coerente con nostri valori. Basta con gli errori del passato" (Video)

“Mai come questa volta si è fatta la sintesi su una persona per evidenziare un serio discorso di coerenza, cosa che negli ultimi tempi è mancato nella nostra città”. Esordisce così Cristiano Romani, avvocato 45enne e candidato sindaco di Forza Italia e FdI-An per le amministrative del prossimo 10 maggio.

“Gli errori del passato e le perdite di tempo non andavano ripetute. All’ambiente moderato chiediamo di restare uniti e fare un percorso insieme per mandare a casa l’attuale amministrazione ed arrivare alla vittoria. Noi abbiamo fatto la nostra proposta e aspettiamo che qualche partito faccia questa sintesi insieme a noi. Io mi sento libero e la mia candidatura è tale da non dover scendere a compromessi con nessuna forza politica”. Il riferimento è al Nuovo Centro Destra e alla non ancora chiarita posizione dei suoi esponenti cittadini, schieratisi con il sindaco Riccardi alle recenti primarie del centrosinistra.

Romani dovrà fronteggiare la ‘corazzata’ Riccardi-centrosinistra, dominatrice ininterrotta delle elezioni degli ultimi 20 anni. “Lo scenario è diverso rispetto a 5, 10 anni e forse anche 20 anni fa, quando è cominciato il percorso del Contratto d’area. La gente potrà decidere rispetto ai fallimenti di questi anni e a come sia mancata la ‘vigilanza’ su chi ha investito in città in questi anni”. Alla domanda sul motivo per il quale il nome dell’uomo più forte del centrodestra manfredoniano, Giandiego Gatta, non sia stato messo in campo alle amministrative neanche questa volta, Romani replica così: “La posizione del consigliere è sempre stata chiara; ha sempre affermato che sarebbero stati gli ultimi 5 anni, e mai come questa volta ci sono serie possibilità di vincere alla Regione. Una sua elezione avrebbe ricadute solo positive per il territorio e, me ne assumo la responsabilità, combacerebbe con un assessorato che porterebbe giovamenti al paese”.

Da cosa e da dove partirà la sfida ed il progetto di Romani? “Il lavoro e fermare la deriva sociale. La questione occupazionale deriva non solo dal fallimento delle politiche del contratto d’area, ma anche da una sorta di speculazione edilizia imperante negli ultimi anni, e mi riferisco ad esempio ai comparti  – afferma Romani -.

“Servono decisioni serie e magari anche drastiche. Bisognerà tornare a creare le condizioni di incentivazione a produrre, ripartendo da quelle persone che ne hanno le capacità e dal contatto diretto con i cittadini”, la conclusione.

Graziano Sciannandrone

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