Sabato 27 Aprile 2024

La Clinica San Michele cambia look. Le nuove prestazioni ambulatoriali potranno ridefinire le sorti burrascose?

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Dal 2008 ad oggi, la Casa di cura privata “San Michele” ha percorso varie vicissitudini ed una chiusura delle attività nel 2010. Infatti il 14.06.2010 con D. G. della Regione Puglia n. 1415 fu decretata la sospensione delle attività, perché la Clinica esercitava senza l’opportuna autorizzazione regionale. Dall’esito delle verifiche tecnico-sanitarie effettuate dalla struttura UVAR (Unità di Valutazione dell’Appropriatezza dei Ricoveri) dell’Asl di Bari si accertava che la “San Michele”, negli anni 2008-09-10, non era in possesso dei requisiti strutturali, impiantistici e tecnici e organizzativi minimi per l’esercizio dell’attività sanitaria in regime di ricovero per acuti per la branca di Oncologia con numero di 10 posti letto. La società Daunia Medica SpA, che gestiva la Clinica, ha proposto ricorso in Consiglio di Stato avverso la sentenza n. 270/2014 del TAR Puglia di Bari che confermava le medesime motivazioni della revoca dell’autorizzazione del 2010 della Regione Puglia. Si è in attesa della definizione delle indagini della Guardia di Finanza di Manfredonia e della Magistratura barese. La Casa di cura di Manfredonia – dopo un iter “travagliato” – è poi ripartita il 18 luglio 2011 esercitando le attività sanitarie di geriatria (20 p.l.) e lungodegenza (15. p.l.) ed è passata dalla gestione Ciliberti a quella del Gruppo Salatto. Il magnate della sanità privata foggiana, dott. Potito Salatto, più volte, ha rivendicato alla Regione Puglia e all’Asl di Foggia di rideterminare il tetto di spesa fermo a 2,2 milioni di euro l’anno, rispetto ai 2,8 richiesti per non licenziare il personale. Nel 2009 il tetto di spesa garantito era poco più di 3 milioni di euro. La contrazione di oltre un milione di euro non consente la copertura di tutte le prestazioni erogate con gravi ripercussioni sull’organizzazione della Casa di Cura. Inoltre l’autorizzazione della copertura delle spese giunge sempre in notevole ritardo, infatti la direzione generale dell’Asl di Foggia, diretta dall’ing. Manfrini, ha firmato a dicembre 2014 l’accordo contrattuale relativo al 2013 per un importo 2,153 milioni di euro. Qual è l’attuale stato di salute della Clinica San Michele? Dal punto di vista economico è alquanto incerto per i perduranti ritardi e gli esigui finanziamenti. Dal punto di vista della qualità delle prestazioni erogate si registra un potenziamento delle attività di cura come stabilito “dall’autorizzazione igienico sanitaria” del Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, deliberata il 22.12.2014 a seguito del parere favorevole espresso dall’Asl di Foggia il 4.12.2014. La Casa di Cura potrà erogare le prestazioni specialistiche ambulatoriali di pneumologia, di cardiologia, di gastroenterologia con endoscopia digestiva, medicina di laboratorio e attività di diagnostica per immagini. Nell’attesa della nuova autorizzazione della Regione Puglia sulle neo-prestazioni ambulatoriali, ci auguriamo che le richieste di care-sostegno possano essere soddisfatte, garantendo pienamente la salute del cittadino bisognoso di cure.

Grazia Amoruso

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