Sabato 27 Aprile 2024

Etica ed economia, binomio indissolubile al servizio dell’umanità

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Straordinariamente coinvolgente è stato l’incontro organizzato dall’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) sez. “Mons.V. Vailati” di Manfredonia, in collaborazione con la Fondazione “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo, opera di S. Pio da Pietrelcina, l’UCIIM (Unione cattolici italiani insegnanti medi), l’Istituto di istruzione secondaria superiore “G. Galilei”, il Liceo classico “A. Moro” e l’Istituto tecnico commerciale “G. Toniolo”. Di notevole levatura socio – culturale e politico il tema affrontato: “Etica ed economia”. Binomio indissolubile, molto spesso in stridente contrasto, che vede la condotta umana alla ricerca dei mezzi atti a concretizzarla attraverso il raggiungimento del massimo risultato con il minimo dispendio di mezzi. L’importante assise ha avuto luogo nell’Auditorium del Liceo scientifico. Ancor più straordinaria la massiccia partecipazione degli studenti dell’ultimo anno dei tre istituti che occupavano ogni ordine di posti.

A presiedere l’interessante convegno, S. E. Mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo. Relatori d’eccezione: il dott. Domenico Crupi, direttore generale di Casa Sollievo e il prof. Michele Illiceto, docente di storia e filosofia al Liceo Classico. Moderatrice, la prof.ssa Arcangela Bisceglia, docente di italiano e latino al Liceo classico e presidente dell’UCIIM, sezione di Manfredonia. A rappresentare il dirigente scolastico del Liceo scientifico, prof. Leonardo Pietro Aucello, la prof.ssa Rossella Angelillis e il prof. Vincenzo Leone (vice preside), per il prof. Pellegrino Iannelli, dirigente scolastico dell’ITC. Dopo il breve saluto di Mons. Castoro, la prof.ssa Bisceglia nell’introdurre il tema ha affermato che: l’economia condiziona sempre più le scelte e le possibilità dello stato sociale di cui la Scuola e la Sanità sono due perni in linea con le nostre finalità formative. Il pensiero, quindi, è rivolto ai giovani perché, attraverso una corretta informazione, possano acquisire quelle nozioni utili al prosieguo del loro percorso scolastico e professionale”.

Parole di ringraziamento da parte del dott. Giuseppe Grasso, presidente dell’AMCI sono state rivolte a S. E. Mons. Castoro, sempre attento alle problematiche che investono la diocesi ed in particolare i giovani, agli illustri relatori, al dirigente scolastico prof. Aucello per l’ospitalità, agli insegnati e non ultimi agli studenti, cuore pulsante di una società nuova, in continua evoluzione che con la loro massiccia partecipazione, hanno dato dimostrazione di voler riportare nel naturale alveo il rapporto tra etica ed economia. Di notevole spessore professionale la relazione del dott. Crupi che ha trattato l’argomento sotto l’aspetto economico sanitario, attraverso una oculata analisi “delle cause e degli effetti che la crisi ha prodotto su alcune organizzazioni sanitarie, comprese quelle religiose rafforzando la convinzione che è l’etica la condizione prima per la sostenibilità economica, per cui gli enti, sia pubblici che privati no profit, devono impegnarsi a tradurre concretamente i valori dichiarati, laici o carismatici, in strumenti gestionali operativi e a recuperare la dimensione morale della efficienza. Se l’etica non può sottrarsi dall’analisi del reale e delle modalità allocative delle scarse risorse, occorre tuttavia ricordare che l’etica è la scienza dei fini e non dei mezzi, per cui i valori annunciati, per operare nel reale, necessitano dei saperi, degli strumenti e delle competenze   delle altre scienze”. In definitiva, creare un modello di gestione e organizzazione dove, l’ospedale cattolico possa trasmettere nel quotidiano quei valori che pongono in essere la centralità della persona malata, la trasparenza e il corretto utilizzo delle risorse disponibili.

Non meno interessante la relazione del prof. Illiceto, ricca di spunti filosofici. Egli, attraverso un’accurata sintesi di politica economica, ha affrontato l’argomento partendo dall’egoismo dell’uomo che mette al primo posto la necessità di produrre ricchezza come mezzo di sussistenza, senza tener conto dei bisogni di natura sociale. Bisogni, questi ultimi, che meritano una particolare attenzione al fine di ottenere un’equa distribuzione della ricchezza, quindi la partecipazione, naturale conseguenza della “sussidiarietà, dove il cittadino, come singolo o in associazione contribuisce alla vita culturale, economica, sociale e politica della comunità”. In questo contesto, dunque, si inseriscono: il rispetto dell’ambiente, evitando di disperdere le energie del pianta e più responsabilità verso le future generazioni attraverso la ricerca del consumo responsabile. Incisive le conclusioni di Mons. Castoro il quale ha affermato che al centro di ogni iniziativa c’è sempre la figura umana, tutto il resto diventa relativo. Interessanti gli interventi di numerosi studenti, segno di tanta maturità.

Matteo di Sabato

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