Domenica 28 Aprile 2024

La storia della Banda dei monelli, fucina di musicisti

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La musica è quell’arte bella, la quale per mezzo dei suoni, esprime tutti i sentimenti dell’animo nostro”. Con questa definizione, scritta su spessi fogli di carta da musica assieme alle prime nozioni musicali, il Maestro Lorenzo Leporace avviò tanti ragazzi manfredoniani all’arte della musica. Ce lo ricordano Franco Rinaldi e Gaetano Prencipe nel bel volume La banda dei monelli, tra storia e racconto, che restituisce la storia del primo concerto bandistico in Italia formato da ragazzi tra i 9 e i 16 anni. Nata da un’idea del direttore Antonio Valente, sempre prodigo di iniziative a favore dei bambini, la banda musicale composta da giovanissimi viene affidata al maestro Leporace, già direttore della banda musicale della città. I bambini degli anni ‘60 non avevano molte possibilità di svago come oggi. Oltre alla scuola l’alternativa era la strada. Quindi indirizzarli verso la musica, che poi avrebbe portato alle famiglie anche un piccolo reddito, era una buona iniziativa. Il libro è diviso in due sezioni: la prima scritta da Gaetano Prencipe, componente della banda dal 1967 fino ai primi anni ‘80; la seconda da Franco Rinaldi, instancabile ricercatore di documenti e fatti storici. “Tutto è cominciato quando Franco Rinaldi mi ha chiesto di scrivergli, quale ex componente della banda, una prefazione alla sua ricerca storica sui ‘Monelli’” – Ci ha riferito Gaetano Prencipe –. Quando ho visto quelle foto, un periodo della mia vita e tornato a galla e la prefazione è diventata un racconto”. Ed è davvero un racconto intimo quello di Gaetano, “i tormenti di un piccolo suonatore di tamburo” come li definisce lui stesso; una storia in cui i tanti ex-piccoli suonatori si ritroveranno tornando indietro a quegli anni, non tanto spensierati a dire il vero. Infatti dietro l’allegria e la festa di una banda che passa per le vie cittadine, ci sono impegno e sacrificio, e per i giovani monelli il sacrificio non era solo studio e prove per tutto l’anno sotto lo sguardo severo del maestro, ma anche trasferte in tanti paesi in provincia e fuori. Un’esperienza che, tuttavia, ha segnato positivamente le vite dei tanti ragazzi che ne fecero parte. Tanti di loro, infatti, lasciata la banda, non abbandonarono la musica, ma continuarono a studiarla in conservatorio, e ne fecero il proprio mestiere; altri suonano ancora nella banda municipale, uno di loro la dirige. Un racconto, quello di Prencipe, indispensabile a completare la nutrita sezione storica curata da Franco Rinaldi, ricca di foto e notizie che portano alla luce i numerosi apprezzamenti ricevuti dalla Banda dei Monelli nel corso degli anni. Un atto dovuto, quello di onorare il maestro Leporace e la sua abnegazione per questi ragazzi, perché la musica, ricordiamocelo sempre, è un potente collante e una grande arma di riscatto.

Mariantonietta Di Sabato

 

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