Giovedì 18 Aprile 2024

L'industria a Manfredonia… diritto negato o quasi

0 0

E mentre siamo tutti concentrati ad analizzare il nostro futuro con Energas, le aree industriali di Manfredonia giacciono in uno stato di totale abbandono, senza nessun programma o progetto di sviluppo. Capannoni abbandonati, strade con tombini scoperti, disservizi e ostruzionismo alle aziende che cercano di fare industria a Manfredonia. Libertà totale a chi della legge se ne infischia. La politica locale ha fatto un gran disastro sperperando soldi pubblici elargiti ad aziende immeritevoli, non completando quella rete di servizi necessaria per la quotidiana esistenza ma soprattutto per lo sviluppo delle nostre aree indistriali. Il loro premio è stata la riconferma elettorale. Qualcosa non funziona in questa città. Aziende interessate ad insediare la propria attività nella nostra terra, ci hanno scartato a priori per via dell’assenza di acqua e fogna. Sono trascorsi oltre 15 anni dall’insediamento delle aree industriali che hanno beneficiato di protocolli di sviluppo ma nessuno pare interessarsene, nessuno. Gli imprenditori sono troppo presi ad inventarsi la propria azienda tutti i giorni, a difendersi da burocrazia e pazzi “ispettori” incapaci di comprendere il disagio arrecato dalla mancanza di servizi pubblici. La scorsa amministrazione, l’assessore alle attività produttive non ha dedicato neppure un minuto alla questione aree industriali. L’assessore (ex) all’urbanistica non ha potuto distrarsi dalla risoluzione di altre problematiche “più grandi” nuovi comparti, dove i nodi da sciogliere erano, sono e saranno un rompicapo per tutti coloro che dovranno mettere una pezza ai tantissimi errori amministrativi compiuti dalla nostra politica, da quella che ci governa, da coloro che sono fuori dalle stanze dei bottoni ma continuano a pilotare le scelte del quartier generale Palazzo San Domenico. Tutto questo mentre l’ex assessore ai lavori pubblici elargiva promesse ed impegni su acqua e depuratore, almeno in questo sostenuto dal primo cittadino. Tutte chiacchiere morte confermate dai fatti che viviamo oggi. Nel periodo del suo insediamento Giorgio Sangalli, patron della Manfredonia Vetro ci confesso: “è molto difficile operare in questa terra, mi rendo conto che gli amministratori ed i funzionari cercano di produrre atti compiuti e validi ma non ne sono all’altezza, ingarbugliano gli atti portati in confusione anche dalle indicazioni, spesso contraddittorie, dettate dai tanti politici che pensano di poter fare la legge…”  La magistratura non indaga sulle tante irregolarità amministrative: perchè? Quando inizierà il tempo dei controlli a tutti coloro che hanno firmato atti pubblici arrecando disservizi e disastri familiari? Disastri al territorio, disastri alla nostra economia. Quando inizieranno i controlli su quegli ipettori che vanno in giro per le aziende alla ricerca del cavillo abusando del potere che gli è stato elargito dalla politica (non sempre) minacciando ed impaurendo chi è costretto a rinunciare alla propria vita pur di portare avanti la propria impresa. La questione Energas è il futuro, il presente sono le tante piccole aziende che cercano di garantire l’industria e l’artigianato a Manfredonia, frequentate dai politici solo per fare campagna elettorale. Ed intanto i sindacati, stanno a guardare oltre alle tante associazioni di categoria “piccole caste inutili”. Sindaco, ci avevi promesso l’acqua nell’area industriale, che fine ha fatto? Fa caldo e la sete diventa ogni giorno più grande, gli imprenditori non hanno il tempo di venire a protestare in Piazza del Popolo per far valere e tutelare il diritto sacrosanto al lavoro.

Raffaele di Sabato

Articolo presente in:
News
  • Concordo con Di Sabato. L’analisi giusta l’ha fatta anni fa proprio Sangalli (come riportato nell’articolo).
    Resta il fatto che la politica ed i politici non si autogenerano. Li creiamo e votiamo noi.

    Antonello Scarlatella 07/08/2015 15:40 Rispondi
  • Cos’altro potevamo aspettarci da chi ha prodotto tanti disastri in tutti i settori (pensando solo a interessi privati di pochi intimi). Del resto ce lo aveva promesso durante la campagna elettorale: “Il bello (dei disastri) viene ora”, noi gli abbiamo creduto e lo abbiamo premiato! Ben ci sta! Impariamo, in futuro, a guardare agli interessi generali della città e non ai piccoli orticelli degli imprenditori edili, speculatori, ecc., che non portano alcun beneficio alla nostra comunità. Di turismo, come ha giustamente detto Francesco, è meglio non parlarne. Basta guardare la condizione in cui versa Siponto (che dovrebbe essere il fiore all’occhiello e il biglietto da visita per i sempre più pochi visitatori): strade disastrate, abusivismo a iosa, immondizia per le strade a tutte le ore, mancanza di parcheggi, e chi più ne ha più ne metta.

    Domenico 07/08/2015 10:12 Rispondi
  • Bellissimo articolo! Chissà se qualche politico si farà l’esame di coscienza per non esser intervenuto nel servire la zona industriale delle principali opere infrastrutturali! Vergogna Manfredonia! Popolo pecorone! Avete riconfermato gli stessi politici al governo del paese. Speriamo che il M.5 stelle e il prof. Magno riescano a smuovere lo stallo che blocca lo sviluppo socio-economico di Manfredonia.

    salvatore 07/08/2015 10:05 Rispondi
  • Condivido in pieno sig. Di Sabato. Manfredonia deve ripartire gestendo, amministrando e sfruttando tutte le risorse umane ed ambientali del territorio. In passato le decisioni hanno sempre favorito gli interessi di pochi. Vogliamo industrie agroalimentari, gli chiediamo 30 euro al metro quadrato per insediarsi, tasse a tutto spiano (perché le industrie sono vacche da mungere) ma non gli assicuriamo i sevizi essenziali ed allora la colpa è sempre dell’industria. Ma gli imprenditori di Manfredonia sanno solo investire nell’edilizia, nelle cave e nei cambi di destinazione d’uso? Nel Salento hanno realizzato un Istituto tecnico superiore (ITS) per l’agroalimentare, noi non lavoriamo in loco i nostri prodotti agricoli (come fa Cerignola) ed i prodotti ittici (quando sarà attivata la vendita elettronica al mercato ittico?). Sul Turismo è inutile aggiungere a quanto avete già scritto sul Fu-Turimo.

    Francesco 07/08/2015 9:21 Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com