“Con le frodi nella vendita di olio extra vergine di oliva si guadagna molto e l’illegalità danneggia il nostro vero Made in Italy. Non è il momento di abbassare la guardia sul fronte delle truffe. Il segnale venuto dal Parlamento, in materia di sanzioni sull’olio, è chiaro e forte: no a depenalizzazioni. L’inchiesta della procura di Grosseto dimostra la bontà di questa ferma presa di posizione politica”.
E’ quanto ha dichiarato Colomba Mongiello, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione, sull’inchiesta che ha portato alla scoperta di un traffico di olio proveniente dalla Puglia e dalla Grecia poi etichettato come IGP Toscano.
“Le verifiche non ci devono spaventare, anzi sono la dimostrazione che in Italia perseguiamo i delinquenti per tutelare la nostra produzione di eccellenza: il 100% italiano e le Dop/Igp. Il nostro Paese, con l’utilizzo dell’analisi del DNA sull’olio, si pone nuovamente all’avanguardia nel contrasto alla criminalità.”
Fermare i traffici illegali di extra vergini di oliva non è però la sola priorità. “Occorre far recuperare alle nostre imprese competitività e quote di mercato erose dall’Italian sounding, investendo in trasparenza e promozione. E occorre che l’Italia torni a produrre olio extra vergine di oliva. Il piano olivicolo nazionale è un primo passo per far tornare grande la nostra Italia dell’olivo e dell’olio”.