Domenica 28 Aprile 2024

Caratù: "Riccardi deve gestire in prima persona la delega all’Ambiente"

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La delega all’ambiente è stata per Angelo la vera spina nel fianco della sua amministrazione, probabilmente continuerà ad esserlo. Ormai non ricordiamo più neanche i nomi che si sono susseguiti alla guida di quell’assessorato. Può un assessore nominato dal Sindaco, controllare la partecipata, controllare il servizio reso, assumere l’onere e la responsabilità del pagamento delle fatture relative, quando nell’assemblea dei soci della stessa partecipata è presente solo il Sindaco Riccardi, il quale ne determina gli obiettivi e gli indirizzi strategici, controlla gli atti e approva i bilanci preventivi e consuntivi, nomina l’amministratore unico, ed anche l’organo controllante (collegio dei revisori).

La risposta a questa domanda è sotto gli occhi di tutti. Sappiamo bene che il Sindaco Riccardi vorrebbe fare dell’a.s.e s.p.a. una mega-holding pubblica, conferendo alla stessa il servizio del verde pubblico e la gestione del mercato ittico, acquisendo il servizio di raccolta anche per altri comuni; gestendo questa partecipata senza i vincoli di una pubblica amministrazione, ma con metodi privatistici. Di per sè la visione strategica non sarebbe cattiva, anzi farebbe della città di Manfredonia il fulcro dei servizi per il basso Gargano. Ma tutto questo quali vantaggio porta ai cittadini di Manfredonia, per non essere accusato di dire chiacchere al vento (ormai non siamo più in campagna elettorale). Questa città, o meglio i suoi abitanti, per far sì che il sogno di Angelo diventi realtà, hanno dovuto immettere una quantità enorme di danaro fresco nelle casse dell’a.s.e. s.p.a. per non far incorrere la partecipata nella scure della legge Madia che ne avrebbe previsto il commissariamento, e quindi lo scioglimento.

Negli ultimi cinque anni di amministrazione la città ha versato danaro vero e fresco nelle casse dell’a.s.e  5.500.000 (cinquemilioni cinquecentomila euro), per una transazione che la precedente amministrazione (Campo) aveva concluso in modo diverso. La città ha dovuto svalutare il valore delle sue quote dell’a.s.e per 1.600.000 (un milione seicentomila euro) per una improvvisa perdita della stessa partecipata. Inoltre questa amministrazione ha dovuto mettere a ruolo per gli ultimi anni solo per la tari più di 8 milioni di euro annui, mentre il primo anno di amministrazione Riccardi metteva a ruolo per la tari circa 4.5 milioni di euro. Tutto questo sulla base di un bilancio di previsione dell’ase stessa. Dulcis in fundo l’ecotassa che la città paga per l’inefficenza dello smaltimento dei rifiuti. A parte “le chiacchere stanno a mille” espressione molto cara al primo cittadino, quest’amministrazione ha rifiutato un sano conflitto di interessi tra committenza/fruitore/esecutore del servizio.

Per questo un assessore all’ambiente non serve alla città, non serve a Riccardi.! Finalmente siamo alla partenza della differenziata, ultimi non importa, l’essenziale è fare tesoro delle esperienze altrui. Ho fiducia nel nuovo a.u. che è ben diverso dai precedenti. Soprattutto sono certo che la città saprà dare una lezione di maturità.

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Commenti

  • Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno.

    In verità bisogna darne atto a Caratù che sull’ASE, anche in campagna elettorale, erano altri tempi, ma allora Caratù diceva chiacchiere al vento, è stato sempre critico ed ha sempre denunciato la mancanza di un serio controllo sulla società che viene gestita con i soldi dei contribuenti.

    Quanto evidenziato da Caratù non può essere smentito, basta leggere gli atti pubblicati sul sito del comune per rendersene conto.

    Come è possibile che i consiglieri della commissione ambiente, non hanno mai sollevato alcun rilievo su tale questione? Eppure da notizie dei ben informati fanno commissione ogni giorno.

    E allora forniamo qualche spunto, che un buon consigliere potrebbe approfondire per darne conto ai propri elettori.

    Il sindaco Riccardi vuole fare dell’ASE “una mega-holding pubblica” con la gestione non solo dei rifiuti urbani per il comune di Manfredonia di S.Giovanni Rotondo, Zapponeta, Mattinata, Monte S.Angelo, Vieste, ma anche con la gestione del mercato ittico, verde pubblico, manutenzione e gestione degli immobili comunali, manutenzione delle strade , gestione parcheggi ,ecc.

    E questo sarebbe un bene per tutta la città, se la società venisse gestita imprenditorialmente. Il ricorso a denaro fresco, cui ha fatto riferimento Caratù, è una costante che si ripete ogni anno, con ripercussioni nelle tasche dei cittadini, con il prelievo della tari.

    1) Quali sono gli uffici preposti a vigilare sull’ASE?

    2) Sia sul sito del comune che sul sito dell’ASE non sono pubblicati gli atti che vengono prodotti dall’ASE.

    3) Il responsabile della trasparenza previsto dalla legge n. 190 del 2012, quale iniziativa ha adottato in merito? Quali iniziative intende intraprendere?

    4) Come mai non vengono impartite agli uffici competenti puntuali disposizioni perché provvedano a far rispettare tali obblighi in modo che i cittadini possano venire a conoscenza di come vengono spesi i propri soldi?

    5) Né sul sito del comune né su quello dell’ASE sono pubblicati i compensi percepiti dal direttore e dal presidente, come avviene con i consiglieri comunali ed i dirigenti del comune.

    6) Con quale atto è stato conferito l’incarico alla società incaricata della campagna informativa sulla raccolta differenziata e quale compenso verrà corrisposto?

    7) Il titolo VI dello statuto dell’ASE (asemanfredonia.it/statuto) disciplina il sistema di vigilanza e di controllo ed individua l’organo cui è affidato tale compito, il collegio sindacale. Quali sono le decisioni assunte dall’ organo di vigilanza sulle questioni come prima rappresentate?

    8) L’attivazione della raccolta differenziata avrà un costo maggiore o minore rispetto al costo complessivo del servizio previsto per il 2015, da finanziare con il prelievo dalla tari per il 2016?

    Una risposta agli interrogativi come sopra esposti potrebbe fugare ogni dubbio sull’operato dell’società che, non va dimenticato, gestisce soldi pubblici, deve rispondere ai cittadini.

    Saluti

    Andrea 19/04/2016 10:27 Rispondi

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