Venerdì 26 Aprile 2024

Un braccio robotico realizzato tra i banchi di scuola dell'Industriale di Manfredonia

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Meccatronica, quando la meccanica incontra l’elettronica e l’informatica il risultato è sempre sorprendente. È avvenuto a Manfredonia dove un gruppo di alunni dell’I.T.I. “Rotundi-Fermi” di Manfredonia, guidati dai proff. Matteo d’Arienzo, Michele Di Palma e Francesco Ricucci e dagli assistenti tecnici Leonardo Esposto e Matteo Armillotta, hanno compiuto una entusiasmante esperienza realizzando un “braccio robotico” in grado di afferrare, sorreggere e manipolare degli oggetti. Il prototipo, realizzato nell’ambito del progetto “Aree a rischio” finanziato dal M.I.U.R., è il risultato di un’attività didattica di tipo laboratoriale svoltasi in orario pomeridiano con un gruppo di alunni che hanno risposto ad una sfida lanciata dai docenti: realizzare un sistema di automazione in grado di compiere movimenti programmati e controllati da PC o da smartphone con connessione wifi. Per generare i movimenti del braccio sono stati utilizzati quattro servomotori SpringRC SR431 (1,1 A) e  due servomotori SpringRC SR311 (0,75 mA) comandati elettricamente mediante la tecnica PWM (Pulse Width Modulation) e una shield che permette di controllare e gestire i servomotori direttamente tramite una scheda Arduino. Questa è una piattaforma hardware e software open-source con cui realizzare dispositivi digitali in grado di interagire con il mondo esterno attraverso sensori (ad esempio una fotocellula) e attuatori (ad esempio un motore). Gli alunni hanno così potuto constatare le potenzialità di Arduino, un dispositivo elettronico tanto semplice quanto efficace: collegando alla scheda Arduino gli attuatori (servomotori) necessari, ma soprattutto scrivendo il programma (sketch) per controllarne il funzionamento, hanno realizzato il braccio robotico in grado di sollevare e spostare piccoli oggetti. “Partecipando a questo progetto gli studenti hanno potuto rendersi conto delle potenzialità di Arduino anche per applicazioni in contesti lavorativi, ma, soprattutto, hanno potuto verificare l’efficacia di un nuovo modo di fare scuola più motivante e gratificante attraverso una metodologia dell’imparare facendo, e si sono resi consapevoli che possono essere utili a sé, imparando comportamenti che testimoniano competenze, ed agli altri (lavorando insieme per accrescere competenze specifiche e relazionali) in un contesto di condivisione dei processi”. Ha dichiarato la Dirigente prof.ssa Paola GUIDA dell’I.I.S.S. Rotundi-Fermi di Manfredonia.
Ecco gli alunni che hanno partecipato al progetto:
Armillotta Matteo, Cannito Ciro, Ciullo Pierpaolo, Conoscitore Vincenzo, De Filippo Luca, Di Bari Ciro, Falcone Christian, Fatone Daniele, Prencipe Matteo, Renzullo Salvatore, Santamaria Francesco, Specchio Antonio, Santoro Antonio, Silvestri Pasquale, Spera Carmine, Stelluti Michele, Talamo Andrea.

Antonio Marinaro

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