Venerdì 29 Marzo 2024

Bari, città bloccata dai pescatori pugliesi contro l’Unione Europea: tra loro in tanti dalla marineria di Manfredonia

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Non sono mancati momenti di tensione nel corso del corteo che questa mattina ha coinvolto i pescatori delle principali marinerie pugliesi. A Bari, dove si sono riuniti per far sentire il proprio grido di rabbia e per chiedere risposte dalla politica locale rispetto a come intende dialogare con la comunità europea sulle regolamentazioni sempre più restrittive in materia di pesca, il corteo è partito dal teatro Margherita per giungere fino all’ingresso principale del porto del capoluogo pugliese. Nonostante il programma ufficiale della manifestazione non lo prevedesse, i pescatori hanno deciso di proseguire verso gli altri varchi del porto barese, dove è stato impedito l’ingresso dei tir, provocando lunghe code che hanno paralizzato il traffico veicolare del capoluogo pugliese fino alla tangenziale.

“Ci dispiace per il disagio provocato ai tir ma non possiamo continuare a rimanere in silenzio. Il nostro è un urlo di disperazione che lanciamo da tempo, le promesse non bastano più, vogliamo vedere i fatti. La comunità europea ci sta costringendo a lasciare il nostro lavoro, non è più possibile continuare ad accettare le imposizioni europee sulla grandezza della maglie delle reti, nel basso Adriatico non si pesca nulla con reti dalle maglie così larghe”-così ai microfoni del TgNorba un pescatore della marineria di Manfredonia. “Al problema delle regolamentazioni europee si aggiunge quello delle multe, sempre più salate, che ci stanno mandando al collasso. Visto lo stato delle cose non ci conviene più neanche uscire in mare, ci andiamo solo a perdere i soldi del carburante”, continua il pescatore sipontino.

Intanto una delegazione di pescatori si è recata in regione per chiedere ai rappresentanti locali di farsi portavoce degli enormi disagi che le marinerie pugliesi stanno vivendo. Si preannunciano settimane difficili per centinaia di pescatori pugliesi e sipontini, in attesa di risposte concreta da Bruxelles.

Giovanni Gatta

Articolo presente in:
Cronaca · News

Commenti

  • Che merda totale seduti a ingrassare i loro portafogli fanno morire centinaia di famiglie oneste si vergognino

    Matteo 09/10/2019 10:08 Rispondi
  • Aspettate pure, a Bruxelles stanno aspettando proprio quattro scemi con le bombe carta. Vergogna! Avete fatto male a dei poliziotti, altro che reti pesce ecc

    Paola Rossa 09/10/2019 6:21 Rispondi

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