Sabato 27 Aprile 2024

Una nuova opera di Franco Sammarco dall’Australia

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Dall’Australia riceviamo l’ultima opera di Franco Sammarco e volentieri la condividiamo con la sua descrizione, come testimonianza del forte legame dell’artista con la nostra terra. Lo ringraziamo per questo bellissimo regalo.

“L’opera nasce qui in Australia dove mi trovo da circa 2 mesi (marzo 2020) e dove rimarrò oltre previsto a causa dell’impossibilità di viaggiare di questo particolare periodo di pandemia. Ho fatto un bozzetto pochi giorni dopo l’arrivo a Darwin, a casa di mio figlio, durante il periodo di isolamento volontario, che vive qui da oltre 3 anni. Mentre aiutavo mio figlio a realizzare un tavolo per la zona pranzo con piano in cemento grigio e struttura in ferro verniciato di giallo, mi è venuta l’idea di ambientare la mia opera proprio in casa sua, divenuto il mio atelier temporaneo.
I miei riferimenti sono andati subito a Picasso e a Renato Guttuso, artisti miei di riferimento insieme a De Chirico dell’arte del ‘900. Dal punto di vista compositivo, al centro, mi sono ispirato alla “Natura Morta con la scure” del 1947 di Guttuso: i fiaschi mi hanno sempre ricordato la mia infanzia, le settimane di settembre, quando a Viareggio aiutavo uno zio a impagliare fiaschi e damigiane prima dell’arrivo del Chianti dalle terre del senese. Sul tavolo, inoltre, vi sono i limoni e i fichidindia frutti della Puglia, mia terra natia, che mi avvicina alla Sicilia di Guttuso. Infine, al centro del tavolo vi è uno dei miei libri preferiti, “Federico II Imperatore” di Ernst Kantorowicz. La presenza del libro rappresenta la cultura che è alla base del sapere e della scienza; mentre la figura di Federico II, noto per essere Puer Apuliae (figlio della Puglia) padre di Manfredi (fondatore di Manfredonia, la mia città), rappresenta invece il legame diretto tra la Storia e la mia terra, tra Palermo e Foggia le città preferite dagli Svevi. Sulle pareti sono presenti due opere, come fossero due quadri in possesso dell’artista. Sulla parte di destra uno studio di Guernica l’opera magna di Picasso: dove il Toro di allora richiama la Pandemia di oggi; il cavallo straziato, ferito, rappresenta l’uomo “colpito” nell’orgoglio che non riesce ancora a scoprire il vaccino, l’antitodo al male del secolo, il Covid-19. Le donne sul lato destro esprimono ancora la disperazione, il lutto che regna nelle case colpite dal male. Al fiore che spunta da terra resta il compito di sperare ancora nella vita, nel futuro! Sulla parete di sinistra e’ composta un’opera che si sipira all’arte Aborigena, un omaggio alla terra che mi ospita in questo periodo (i voli sono off fino a maggio), a questa cultura millenaria che ho scoperto di recente grazie ai miei viaggi in Australia e alla lettura di un paio di libri.
La pianta che rigoglisce sul pavimento verde, davanti al quadro, insieme alla Natura Morta e a Guernica, quindi l’opera nel suo insieme indica il ritorno al rispetto della Terra e della Natura per poterl consegnare meno contaminata, più salubre, alle future generazioni”.

 

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