Mercoledì 1 Maggio 2024

AgiAMO Manfredonia: alla ricerca dell’holter perduto

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Si allunga l’elenco di prestazioni e servizi sanitari che Manfredonia sta perdendo come tasselli di un grande puzzle che si sta inesorabilmente sgretolando sotto gli occhi di una utenza disorientata e costretta a sostenere altri disagi.

Da circa due anni, sia in ambito ospedaliero che ambulatoriale, non è possibile sottoporsi in loco all’elettrocardiogramma dinamico (secondo holter) perché l’holter è in manutenzione; per farlo, i pazienti di Manfredonia devono rivolgersi altrove ovvero recarsi negli ospedali pubblici e/o convenzionati in altro comune oppure ricorrere al privato.

Gli Holter sono quegli apparecchi portatili che registrano in maniera continua, nell’arco di 24/48 ore, l’attività elettrica del cuore, al fine di rilevare anomalie del ritmo, di valutare l’efficacia di un trattamento farmacologico o rilevare i segnali di una ischemia cardiaca. È considerato altresì un esame di supporto a patologie non cardiache. Da non confondersi con l’holter pressorio, l’apparecchietto portatile che consente di registrare la pressione arteriosa durante una intera giornata  chiamato sfigmomanometro, disponibile nel reparto di medicina.

Sappiamo anche che l’Asl di Foggia, nei mesi scorsi, ha deliberato l’acquisto di tre nuovi dispositivi (holter cardiaci) per l’ambulatorio di cardiologia del PTA di Monte Sant’Angelo, per un importo complessivo di 13.321,67 euro, portando addirittura la dotazione complessiva a ben 6 ECG Holter, mentre a Manfredonia non si muove foglia. L’ennesima beffa per una città che conta una popolazione di 57mila abitanti ma che continua ad essere maltrattata e messa in difficoltà.

Non ci sono più giustificazioni per gli organismi che sovrintendono alla sanità in Puglia!

Nel ribadire il nostro impegno a portare avanti le istanze della comunità sipontina, particolarmente penalizzata anche sotto il profilo dell’assistenza sanitaria, confermiamo l’interessamento dell’on. Antonio Tasso che più volte è intervenuto nelle diverse sedi competenti e più volte ha portato in Parlamento le questioni inerenti alla sanità e le conseguenti ricadute in termini di disservizi, su cui non è più disposto a fare sconti.

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