L’incubo delle strisce blu

Si studia una rettifica del piano dei parcheggi

NON SONO ancora entrate in esercizio ma al solo apparire hanno creato subbuglio e apprensione nei manfredoniani. Il colore blu non ha soccorso più di tanto, per tanti versi è anzi diventato l’incubo dei cittadini. Il colore del cielo trasferito sulle strade urbane in tante strisce a delimitare i rettangoli, gli stalli, nei quali parcheggiare le automobili, non ha minimamente giovato a coprire le sconnessioni, voragini, del fondo stradale che lo rendono in tantissimi tratti impraticabile. Una angoscia per gli automobilisti sorpassata ora dalle “strisce blu”. A preoccupare non è il colore e non tanto nemmeno l’introduzione delle strisce blu, quanto il costo per il loro utilizzo. Le tariffe annunciate per parcheggiare un’automobile sono esorbitanti rese ancor proibitive dai correnti aumenti di tutto quanto necessario per “tirare a campare”. Un solo esempio dimostrativo: un residente per parcheggiare la propria auto deve sborsare novanta euro al mese e se trova uno stallo libero: quella somma non gli garantisce il posto macchina. E se per l’Ente le entrate dai parcheggi calcolate in circa tre milioni di euro, sono una boccata di ossigeno, per i cittadini è un salasso accessorio imprevisto.

L’INTRODUZIONE delle strisce blu arriva dopo un lungo periodo di parcheggio libero seguito ad un ben più lungo periodo prolungato in regime di proroga automatica per una decina di anni, in cui in parcheggi erano gestiti un po’ alla buona. L’introduzione di un Piano tecnicamente e legalmente concepito eppertanto a pagamento, ha creato una serie di obiezioni e difficoltà cui si sta cercando di porre rimedio. Se ne è parlato anche in consiglio comunale, la questione portata da una interrogazione (Fatone 5Stelle) ma è il problema che, per le implicazioni che comporta, è sulla bocca degli automobilisti che a Manfredonia appaiono davvero troppi (si è mai fatto un censimento?).

  L’AMMINISTRAZIONE comunale ha naturalmente considerato il problema andando alla fonte dello stesso, vale a dire il contratto col quale è regolato il contratto tra il Comune e la società “Publiparking srl” che si è aggiudicato il bando pubblico indetto per la gestione dei parcheggi pubblici a pagamento. A seguito di un incontro tenuto in municipio, si è convenuto l’opportunità di rivedere alcuni aspetti specifici (tariffe, posti riservati e via dicendo) che la Publiparking si è impegnata a rivedere i termini del contratto tenendo presente le esigenze espressa dalla cittadinanza.

NELLA PROBLEMATICA sono intervenuti i consiglieri della minoranza con una nota congiunta nella quale esaminano le varie e diverse situazioni emergenti dalla questione che toccano e mettono in discussione aspetti sensibili e cruciali della mobilità complessiva. Propongono pertanto la istituzione di un Osservatorio tecnico del traffico urbano e sosta che possa valutare con attenzione tutti i dati oggettivi per una migliore scelta da sottoporre ai cittadini. E’ buona norma – sostengono i consiglieri – adottare i criteri propri della pianificazione, dello studio e dell’analisi della condizione urbana affinché si possa avere una conoscenza completa di tutti i fenomeni che contribuiscono alla creazione del traffico ed alla necessità di spazi di parcheggio. L’osservatorio dovrebbe essere supportato – indicano i consiglieri – dalla presenza del Piano Urbano della Mobilità aggiornato con i volumi di traffico e la zonizzazione della città con la valutazione della presenza dei mezzi di trasporto pubblici che interessano le strade cittadine, la valutazione oggettiva dei luoghi di lavoro, (iniziando dalle scuole, l’ospedale, gli uffici,) ma anche quegli esercizi commerciali che possono non essere dotati di un proprio parcheggio, ma che certamente richiamano un numero importante di clientela.

INSOMMA, il piano parcheggi non può essere limitato al solo tracciamento delle strisce blu, ma va inserito nel contesto armonizzato dell’uso della città.

  Michele Apollonio