Venerdì 26 Aprile 2024

Siamo nati Liberi per “Vivere con gioia”… non solo a Natale

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Manfredonia ha un cuore pulsante in cui convergono tante energie, rappresentate dal Volontariato. Esse provengono dalle associazioni socio-culturali, sportive, artistiche e non ultime dalle parrocchie. La Chiesa “San Carlo” di Manfredonia ospiterà sabato 17 dicembre, dalle ore 9:30 alle 16:00, un importante incontro per condividere le riflessioni sul tema “Vivere con Gioia e Speranza” con la guida di Don Vincent Sasi e della dott.ssa Petty Villani, psicologa e psicoterapeuta.

Importanti anche le testimonianze di Giovanni Aspro e di quanti vorranno unirsi all’auto mutuo-aiuto. In questi ultimi anni, si sono avvicendate catastrofi naturali, guerre, povertà che hanno acuito le disuguaglianze sociali, determinate dalle scelte egoiste dell’uomo ai danni dell’umanità e dell’ambiente circostante. Per contrastarle, Don Sasi invita ad affrontarle con coraggio e con la consapevolezza che ognuno di noi è nato “libero” come ci insegna la Sacra Scrittura. Coloro che negano i diritti civili come sta accadendo in Iran, Afghanistan, Ucraina sono i dittatori che reprimono la libertà con la cruenta violenza per affermare il loro potere. Con determinazione e con “gioia/libertà” si riesce ad affrontare le avversità della vita. L’incontro di sabato, è l’agorà per costruire “la gioia”, imparando dai vissuti di ciascuno e dai consigli di Don Sasì. Psicologo ed esperto in coaching cognitivo presso la “Teresianum” di Roma e scrittore di importanti libri non ultimi “Vivere con Gioia” e “La Via della felicità”, una preghiera psico-spirituale. Egli scrive: “il viaggio introspettivo… è un più profondo impegno nel lavorare per un mondo migliore. “Essere felici” non significa vivere in un proprio mondo immaginario ma essere al mondo con consapevolezza, operando per il bene collettivo e in armonia con gli altri. Questi ed altri concetti proposti da Papa Francesco nel suo recente libro “Ti voglio felice” saranno analizzati nell’incontro di sabato.

Leggere le Sue parole, emozionano nel profondo. Il Papa si rivolge a ciascuno di noi, scuotendo gli animi: “Ricordati che sei unico, che sei unica. Lo è ciascuno di noi ed è al mondo per sentirsi amato nella sua unicità e per amare gli altri come nessuno può fare al posto suo”. Esse tracciano un percorso concreto per una “gioia vera” che non disconosce affatto le difficoltà dell’esistenza ma le affronta, le sublima, le supera, per un’autentica realizzazione di sé. “Perché la felicità è già ora: il centuplo in questa vita. E poi per sempre”. Questa “gioia” rappresenta una pienezza umana incomparabile che si realizza non solo nella vita eterna, ma anche in quel «centuplo quaggiù», che Gesù Cristo ha promesso, nel Vangelo, a chi ha dentro la libertà e la forza d’animo di seguirlo (Matteo 19,29). <Non si vive seduti in panchina a fare la riserva di qualcun altro. No, ciascuno è unico agli occhi di Dio. Quindi non lasciarti “omologare”: non siamo fatti in serie, siamo unici, siamo liberi, e siamo al mondo per vivere una storia d’amore, di amore con Dio, per abbracciare l’audacia di scelte forti, per avventurarci nel rischio meraviglioso di amare>.

Grazia Amoruso

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