Sabato 27 Aprile 2024

Rotice/Trigiani: strigliata anche in tv

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«ALMENO la strigliata in tv nazionale il sindaco Rotice ce la poteva risparmiare» la gente mormora a muso duro. Poteva evitare soprattutto alla città dell’ennesimo scivolone in una trasmissione a grande audience nazionale. Al netto delle ragioni, in ogni caso discutibili, addotte dal sindaco, la faccenda della villetta abusiva abitata da una assessora comunale, non regge, fa acqua da tutte le parti. Comunque la si giri e rigiri. Con la sua richiesta di intervista con un professionista di programmi rampanti, Rotice si è andato ad infilare nelle fauci della tigre. E i risultati si sono visti. Ha dato motivo di ironizzare a tanti suoi concittadini. È incontrovertibile che Rotice riesce meglio nei selfie.

AL DI LA’ delle schermaglie e delle facili battute, sarebbe ora di affrontare con estrema serietà la questione evidenziata da una vicenda in cui dissidi e beghe familiari hanno fatto da sfondo ad un innegabile problema di spropositate dimensioni sotto tutti i punti di vista normativi, edili, ambientali, politici. E il sindaco Rotice non può lavarsi le mani soltanto ricordando che quella situazione va avanti da anni e che le autorizzazioni non le ha date lui. Gianni Rotice è sindaco di una città da un tempo più prossimo ai due anni ormai. La certamente l’annosa questione dell’abusivismo nei polder di Siponto è scabrosamente nota anche negli ambienti di palazzo San Domenico. Per il vero la situazione dell’abusivismo non riguarda solo Siponto: vi sono altre aree anche in condizioni peggiori, se possibile.

MA NEL CASO specifico agli aspetti prettamente edil-legali che non possono sfuggire agli amministratori civici, c’è un macroscopico aspetto politico attinente esclusivamente al sindaco Rotice. Intanto la giunta è rimasta priva di un assessore in un settore cruciale e si guarda con attenzione agli sviluppi che seguiranno. Non si è mai saputo, perché mai spiegato, la scelta della Trigiani. A prelevarla dallo scranno consiliare di consigliera – dove era approdata peraltro dopo la nomina per mano del sindaco Rotice, di Angelo Salvemini ad assessore alle opere pubbliche, poi platealmente defenestrato dallo stesso Rotice – e trasferirla in quello della giunta conferendole delle pesanti, delicate e importanti deleghe, è stato sempre il sindaco Rotice.

ORA come allora si avanzarono precise domande sulla scelta della Trigiani per quel ruolo non avendo la stessa specifiche referenze. Domande rimaste senza risposta. E stessi interrogativi si avanzano, non solamente nell’ambito consiliare, sui criteri che saranno tenuti in conto per la nomina del/della prossimo assessore. La situazione politica e dunque il clima che si respira, non è dei più salubri. I rapporti tra la “nidiata” Rotice (tutti provenienti dalle sue civiche) e Forza Italia (detentore della metà dei consiglieri) non sono idilliaci. La rottura di Rotice in occasione delle elezioni provinciali, hanno lasciato il segno. E se non si è arrivati alle estreme conseguenze, dicono i bene informati, è perché non si voleva tornare alle urne dopo un anno e mezzo di governo.

TUTTO fa ritenere che sarà ancora una volta Gianni Rotice, dominus della situazione, a procedere alla scelta. Con la speranza che controlli almeno i dati personali del prescelto/a.

  Michele Apollonio

 

 

 

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