Sabato 12 Ottobre 2024

Azione Manfredonia sul secondo incontro della Pastorale Sociale, “Sporcarsi le mani”

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Terminato anche il secondo incontro della Pastorale Sociale, “Sporcarsi le mani” – Democrazia e partecipazione, ci si chiede in che misura sia possibile, al di là delle concezioni prettamente teoriche e filosofiche, ridare nuova linfa alla Politica, anche come vocazione.

Una Politica che si consuma intorno ad un grosso rumore, un chiacchiericcio che produce poco e niente in termine di efficacia. Quando i temi e le proposte non reggono si riporta la linea di discussione sul solito dibattito posticcio ideologico, è una questione di destra, è una questione di sinistra. Un frastuono che alimenta nei cittadini un atteggiamento di forte insoddisfazione generando una distanza sempre maggiore tra il mondo che li deve governare e la sfera della quotidianità con i suoi interessi.

Ormai pare che ogni tentativo di ritrovare la rinnovata passione per la cosa pubblica sia simile all’impresa di rianimare un corpo senza vita. E’ l’ondata dell’antipolitica, dell’emergenza democratica e della rappresentanza, tanto da arrivare a chiedersi se veramente sia importante, se ne valga davvero la pena. Un disamore che tenta di chiudere definitivamente con la partecipazione, di non credere più che questa sia una strada percorribile per far sentire la propria voce.

Ma davvero vogliamo lasciare agli altri ogni decisione che riguardi la nostra vita e il futuro dei nostri figli? Davvero possiamo ritenerci dei buon Cristiani senza impegnarci nella società, senza creare la società.  Quando il Signore chiede a Caino dove fosse suo fratello Abele, egli risponde «Non lo so, sono io forse il custode di mio fratello?»   Pilato nel momento di scegliere tra Gesù e Barabba prese dell’acqua e davanti alla folla se ne lavò le mani, quasi a voler non sentirsi responsabile di quella decisione. I riferimenti che propongono i grandi Uomini della Chiesa indicano una via d’uscita a questa crisi. E non è la prima volta. Come non ricordare Don Luigi Sturzo, forte sostenitore della presenza cattolica nella politica italiana, fondò nel 1919 del Partito Popolare Italiano. Occorre riabilitare l’immagine della Politica poiché non è a solo ed esclusivo appannaggio di un ristretto gruppo di professionisti, mestieranti.

Tutto passa dal radicale cambiamento che dobbiamo compiere: …….. dall’Io al Noi.

In una società dove l’immagine prevale, altrimenti non esisti, è necessario sconfiggere l’Io patologico, antisociale, incapace di solidarietà e trasformarlo in un Io sano capace di aprirsi alla reciprocità con gli altri, appunto il NOI.

L’impegno che ognuno potrà dare sarà da esempio ai nostri figli, capire che loro rappresentano il futuro di questa terra. Un insegnamento che li accompagnerà a coltivare sentimenti di altruismo, maturando così verso interessi reali e profondi, con quei valori per cui ognuno diventerà un Buon Cittadino, sconfiggendo definitivamente l’indifferenza, il peccato più grande per chi vuole intendersi Cristiano.

 In un Epica senza Eroi, l’impegno di tutti NOI potrà compiere imprese straordinarie.

 

Commissario Cittadino Azione Manfredonia

Gaetano Brigida

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Comunicati · News

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