Sabato 27 Aprile 2024

Giustizia e politica

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Timori e preoccupazioni per le commistioni tra politica e criminalità denunciati dalla Magistratura

LO TSUNAMI giudiziario abbattutosi su Manfredonia, su alcuni pezzi che in ogni caso rappresentano un tratto significativo della città coinvolgendo personaggi della civica amministrazione, non poteva non contagiare la campagna elettorale propedeutica alle elezioni dell’8 e 9 giugno prossimo. Un contagio che per certi aspetti ha concorso a chiarire taluni fatti occorsi in questi ultimi anni che gli interessati coinvolti hanno cercato di coprire con interpretazioni del tutto personalizzate. Fatti e misfatti all’attenzione della Procura della Repubblica di Foggia che sta approfondendo le indagini che hanno tracciato un profilo alquanto sconvolgente «di una città tutt’ora condizionata dal malaffare e dalla criminalità» ha rilevato in una nota “Molo 21” che invita «ad una seria riflessione su quanto avvenuto, sia durante la campagna elettorale per le elezioni comunali del novembre 2021, che nei quasi due anni di amministrazione di centrodestra».

NEL DENUNCIARE «l’assoluta inadeguatezza del sindaco Rotice e della sua giunta», “Molo 21” rileva, citando l’ordinanza cautelare del Magistrato inquirente, l’esistenza «di un patto elettorale tra l’allora candidato sindaco Rotice e il signor Romito per la “regolarizzazione” della struttura realizzata su un’area in concessione demaniale: pare fuori di dubbio che il primo abbia accettato il sostegno elettorale del secondo. L’ing. Rotice – è la richiesta – invece di continuare a sorridere, spieghi alla città e agli inquirenti quali sono state le ragioni che lo hanno trattenuto dal revocare tempestivamente la delega assessorile assegnata a Salvemini, atteso che già all’indomani della sua elezione, nel mese di gennaio 2022, veniva convocato presso il Comune di Manfredonia un tavolo tecnico per l’affaire “Guarda che Luna”».

E DI «patto scellerato tra pezzi di criminalità e di politica locali, siglato in occasione delle elezioni amministrative del 2021, che avrebbe interessato diversi esponenti dell’amministrazione Rotice» parla in una nota il PD che fa ammenda «dello scioglimento dell’amministrazione guidata dal centrosinistra e compreso la necessità di rinnovare, nei metodi e nei protagonisti, la classe politica. È ciò che abbiamo fatto – afferma il Pd sipontino – assumendo anche più responsabilità di quante ce ne toccassero, senza nessun timore di rinunciare a parte del consenso ormai consolidato e con il preciso intento di allontanare anche solo l’ombra di un condizionamento politico e amministrativo».

RIVENDICTO di aver svolto «a testa alta la nostra funzione di opposizione al malgoverno del centrodestra e di Gianni Rotice perseguendo l’obiettivo, ottenuto, dello scioglimento del consiglio comunale» e dato atto «all’impegno dello Stato nell’attività di bonifica del territorio», il PD lancia un appello «alle forze sane e progressiste della città per costruire insieme un’alleanza politica e civica fondata sul voto pulito e orientata al governo pulito e responsabile».

Michele Apollonio

 

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