Sabato 20 Aprile 2024

Associazioni no eolico: sabato sit-in informativo in Piazza del Popolo

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Incomincia alla fine di settembre 2013 la mobilitazione delle associazioni e dei cittadini di Manfredonia  e del Gargano contro la realizzazione dei parchi eolici off-shore nel mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano nord. Assente un piano energetico nazionale e con la Puglia che produce più energia del suo fabbisogno, la speculazione dei presunti imprenditori delle fonti rinnovabili non ha limiti. Il golfo di Manfredonia e il mare che va dal Gargano fino a Margherita di Savoia è fatto oggetto di progetti devastanti che prevedono parchi eolici sterminati. E’ indispensabile, invece, salvaguardare il patrimonio naturale di valenza internazionale e l’ambiente del nostro territorio, non solo come valore in sé ma anche come potenzialità per lo sviluppo delle vocazioni turistiche, agroalimentari e territoriali.
Di fronte all’aggressione dell’eolico offshore, tutte le associazioni e i cittadini del comprensorio che va dal Gargano nord fino a Margherita di Savoia si mobilitano, e il 19 ottobre 2013 si incontrano a Manfredonia in una prima iniziativa pubblica di informazione, confronto e mobilitazione.
Seguiranno, nei mesi, appuntamenti in piazza e sit-in nelle principali città interessate dall’aggressione, il “Coordinamento delle Associazioni Provinciali per la tutela del mare del Golfo e del Gargano” è ormai una realtà
autonoma e funzionante. Si indice una petizione popolare che raccoglie migliaia di sottoscrizioni, per respingere questo insensato attacco. Anche le associazioni dei pescatori esprimono il loro NO fermo allo scempio, così come gli imprenditori balneari della costa di Margherita di Savoia.
Il largo consenso all’azione intrapresa dalle Associazioni indica dunque la necessità di investire in modo più diretto tutti gli organi ministeriali e le Istituzioni del territorio. L’aggressione pare infatti concertata: la Società Energas (ex Isosar) chiede l’autorizzazione per un deposito costiero di GPL a pochi metri dalla costa di Siponto, l’inceneritore di Marcegaglia in località Borgo Tressanti è già in funzione mentre la bonifica dell’ex Enichem langue. Ma la goccia scava la pietra, e gradualmente anche le istituzioni incominciano a muoversi e a prendere posizione: il Parco Nazionale del Gargano, il Comune di Manfredonia, e poi tutti gli altri comuni del comprensorio, prendono coscienza della situazione e si schierano dalla parte del territorio.
Anche l’arcivescovo della diocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo con una lettera si dice contro l’aggressione dell’eolico. Vengono dunque interessati i ministeri di competenza e il Governo: è orami chiaro a tutti che il territorio rifiuta queste speculazioni e questi ricatti occupazionali che non portano a niente.
Intanto la mobilitazione continua su tutto il territorio provinciale, e per tutto il 2014 si susseguono incontri ed azioni per fermare lo scempio. Anche istituzionalmente viene firmato un atto di intesa per vietare la realizzazione dei parchi eolici offshore al quale, capofila il Parco del Gargano, aderiscono i sindaci di tutti i comuni garganici e costieri aggrediti. E’ un atto di maturità. Il sindaco di Manfredonia si fa capofila, inoltre, di un documento dei sindaci dei comuni interessati fino a Barletta che, rivolto al presidente del consiglio dei ministri, rifiuta la speculazione offshore senza mezzi termini.
Dunque, l’iniziativa costante e determinata delle Associazioni riunite in coordinamento ha prodotto un effetto domino che ha coinvolto, nel suo moto crescente, un sempre maggiore numero di attori del territorio, alcuni dei quali, spinti, coinvolti e influenzati, hanno fatto fronte comune per salvaguardare il nostro mare dall’aggressione dell’eolico offshore.
Il 14 febbraio 2014, il governo Letta, nel suo ultimo Consiglio dei ministri, conclude che “in considerazione del significativo impatto paesaggistico che imporrebbero alla bellezza delle coste”, i progettati impianti dell’eolico offshore nel mare garganico e di Manfredonia non verranno realizzati. La soddisfazione di tutte le oltre 60 Associazioni culturali, ambientaliste e di categoria, del comune di Manfredonia con i 18 Sindaci, del Parco Nazionale del Gargano, dei consiglieri e dei parlamentari che si sono adoperati contro l’eolico offshore nel mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano, ma soprattutto dei cittadini tutti, è evidente.

CIÒ NON SIGNIFICA CHE BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA. La società civile e l’associazionismo, grazie all’azione del Coordinamento, sulla mobilitazione per dire “NO” all’eolico nel nostro mare, hanno dato prova del valore centrale e strategico che oggi riveste il tessuto sociale e la partecipazione dal basso nelle dinamiche che riguardano il futuro delle comunità locali.
DOBBIAMO PERÒ CONTINUARE A VIGILARE, FINO A QUANDO L’INTERA PARTITA NON SARÀ CONCLUSA IN MANIERA DEFINITIVA, E FARE IN MODO CHE LA POLITICA NON SI DIMENTICHI DELLE RAGIONI DI QUESTA SACROSANTA BATTAGLIA. È QUELLO CHE IL COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI CONTRO L’EOLICO OFFSHORE STA CONTINUANDO A FARE, ED È QUELLO CHE SI CHIEDE ANCORA DI FARE A TUTTI I CITTADINI. L’APPUNTAMENTO È PER IL 14 GIUGNO 2014 A MANFREDONIA NELLA SEDE DELLA LEGA NAVALE IN V.LE MIRAMARE N°6 ALLE 18.30, PER FAR IL PUNTO DELLA SITUAZIONE,

Comunicato stampa COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI DI CAPITANATA PER LA TUTELA DEL MARE DEL GOLFO DI MANFREDONIA E DEL GARGANO

Offshore Manfredonia1

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Commenti

  • Va bene che non sono belle, ma sono meglio di una centrale elettrica classica.
    Ma ci daranno veramente fastidio o contribuiranno a diminuire l’inquinamento ?
    Quando l’Anic era in funzione, quanti sì beavano al mare sotto lo stabilimento ?
    Bello il posto vero ? Peccato che ci finiva di tutto !
    Vogliamo tutti il 4G al cellulare, ma non le antenne !
    Vogliamo tutti mille luci in casa, ma ci indignamo per l’inquinamento prodotto dalle centrali termiche !
    Volgiamo tutti l’energia pulita, ma non sopportiamo pannelli solari, pale eoliche o dighe !
    Vogliamo salvare tutti il paesaggio, ma poi, perché ci devono vietare di costruire una casetta nel nostro terreno sul mare ( o abbattere la mia casetta abusiva, così faticosamente costruita ) ?
    Mettiamoci d’accordo su quello che è giusto, bello, necessaro …
    Parliamo di turismo? Ma chi ne potrà beneficiare ( 4 o 5 imprenditori in tutto? )
    Meglio il porto turistico che gli scogli ?
    Bello vero farci la passeggiatina domenicale ( e chiederci, mentre camminiamo, a che serve? A chi serve ? Ma chi ci deve venire ? ) ?
    Mi pare che è sempre di moda criticare gli altri ?
    ( anch’io ora li sto facendo ? )
    Ma veramente siamo convinti che per migliorare l’aria, diminuire l’effetto serra ecc. non possiamo o dobbiamo costruire pale eoliche e installare pannelli solari.
    Badiamo bene, non solo a casa altrui, ma ovunque lo si possa fare !
    Ripeto andavamo alla spiaggia sotto uno stabilimento chimico ! E ci preoccupiamo di vedere un lontanza due pale !
    Non è che, come al solito, ci sono pseudo interessi elettorali, o peggio, dietro ai no all’energia pulita ?
    Mi farei una gran risata se dietro ai “no pale” ( li hanno già chiamati così o sono il primo ?) ci sono dei “verdi” a cui non piacciono le centrali termiche, i pannelli solari, le pale eoliche, ma la corrente in casa la vogliono.
    A proposito, c’è qualcuno fra noi che vivrebbe senza corrente in casa ?
    Fatemelo sapere, sono curioso.
    Saluti

    Raffaele 07/06/2014 18:26 Rispondi
  • Personalmente nemmeno io ho mai sentito dire al sindaco il suo fermo no, non solo alle invasioni eoliche, no alla energas, no alla nuova fabbrica enichem di biochetanolo, cosa fa’ prima va dall’allora ministro per reclamare che l’ eni non bonifico’ il sito del petrolchimico, ora addirittura si accetta senza se senza ma un industria di bio chetanolo? Ci fa o ci e’, o meglio, prende ingiro i cittadini di manfredonia?

    anghela 07/06/2014 7:31 Rispondi
  • ….”Il sindaco di Manfredonia si fa capofila, inoltre, di un documento dei sindaci dei comuni interessati fino a Barletta che, rivolto al presidente del consiglio dei ministri, rifiuta la speculazione offshore senza mezzi termini”.
    Io personalmente e pubblicamente non ho mai sentire che il sindaco e contrario al progetto eolico della Trevy energy s.p.a. al largo di zapponeta,ho invece sentito che era sfavorevole all’impianto della WPD società tedesca.
    Quando sentirò il sindaco pronunciare queste parole allora posso dire che si sta facendo qualcosa per questo territorio.

    Da che parte stai? 06/06/2014 14:32 Rispondi

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