Venerdì 19 Aprile 2024

Una murgese allevata a Ruggiano alla Coppa delle Regioni di Endurance 2014

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Ogni anno i migliori binomi che si sono distinti nei singoli campionati regionali si confrontano nella Coppa delle Regioni di Endurance, disciplina equestre che si svolge su percorsi di diversa natura e chilometraggio (30, 60 e 90 Km). Quest’anno è stata disputata ad Anghiari (AZ) l’11 ottobre. La gara organizzata all’Associazione Dilettantistica Equestre Valtiberina con il patrocinio del CONI, della Federazione Italiana Sport Equestri, della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo e del Comune di Anghiari ha fatto registrare un successo al di sopra di ogni aspettativa, con ben 17 regioni rappresentate da 225 binomi.

Per la Regione Puglia erano presenti: Domenico Zenzola con Cremenagra, Roberto Ianigro con Mindarka, Laura Mandrelli con Dinar, Giacomo Delucce con Mountassar per la 60 Km; Eleonora Morini con Brera, Luigi Manna con K Basc, Ciro Manna con Kamal, Nunzio Sorangelo con Muamman, per la 30 Km.

Sebbene la prestazione della nostra squadra, si sia conclusa con l’ultimo posto, a causa anche di molti infortuni,  la rivincita per lo Chef D’Equipe, Domenico Zenzola è stata la 52° posizione di Brera nella categoria 30 Km. E’ stato lui infatti a credere in questa cavalla murgese di 6 anni e portarla ad una competizione in cui erano presenti solo arabi, anglo-arabi e purosangue inglesi. Queste razze, che si distinguono per resistenza, velocità e facilità di recupero dopo uno sforzo, vengono tipicamente utilizzate per l’endurance, mentre il murgese, cavallo robusto, non spicca in questa disciplina.

Ebbene Brera, unica murgese presente, ha stupito tutti, concludendo la gara in perfette condizioni fisiche e senza alcuna zoppia. Grande soddisfazione è stata anche per Michele Prencipe, nel cui allevamento, a Ruggiano, Frazione di Manfredonia, Brera è nata e cresciuta, da sempre scalza. La grande sfida infatti è stata, non solo portare in gara un cavallo la cui resa nell’endurance non è mai stata valutata a livello nazionale, ma soprattutto, gareggiare senza ferri. Da anni Michele Prencipe ha abbracciato la filosofia del barefoot (piede scalzo), che si prefigge una gestione naturale del cavallo e soprattutto del suo zoccolo, lasciandolo quindi sempre sferrato. La sua esperienza in questo campo, i suoi sforzi, insieme alla natura resistente del murgese, hanno permesso di vincere questa scommessa, con enorme soddisfazione di tutti.

 

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  • L’ARTE EQUESTRE NON è PER TUTTI,MA PER CHI CI CREDE. GRANDI ELE E MAURO

    LE FER 14/10/2014 21:43 Rispondi

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