Giovedì 28 Marzo 2024

Lavoro nero edile a Manfredonia: cosa fare sui cantieri

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A proposito dell’aggressione subita ieri dalle Guardie ecologiche ambientali Volontarie del corpo nazionale civilis engea di Manfredonia, il comandante nazionale del corpo gen. Giuseppe Marasco: “I fenomeni del «lavoro nero» e del lavoro irregolare contrastano con i traguardi che ci si propone di raggiungere – e che in parte si sono raggiunti – nell’economia, nell’ambito sociale ed in ogni campo dell’attività lavorativa anche grazie all’avanzamento dello sviluppo tecnologico: sono fenomeni spesso legati all’intento, da parte delle imprese, di evadere il fisco, di non rispettare i contratti di categoria e le norme di sicurezza, con un solo fine, l’abbassamento del costo di «produzione» o addirittura tutto il lavoro a nero.

L’impegno alla lotta al lavoro sommerso non può più avere il carattere della «eccezionalità», come dimostra l’attenzione dedicata all’argomento dall’Unione Europea, che ne ha fatto una delle linee strategiche in tema di occupazione. Nel campo dei servizi ed in quello dell’edilizia troppo spesso al fenomeno del «lavoro nero» si affianca quello dei subappalti: le imprese vincono le gare sapendo sin dalla fase d’offerta che passeranno molti lavori a piccole imprese «fuori da ogni regola», imprese a volte «minuscole», dove operano spesso il titolare ed altre quattro – cinque persone «messe insieme alla bisogna», non badando ai minimi salariali e lontani «anni luce» da ogni normativa sulla sicurezza sul lavoro.

È proprio qui che occorre intervenire, «moltiplicando » le iniziative di vigilanza, formazione e sensibilizzazione nel campo della sicurezza sul lavoro, in fabbrica, nei cantieri edili, ma anche negli insediamenti non produttivi del terziario, rendendole «disponibili» non solo per coloro che sono interessati perché «vi operano all’interno», ma anche per coloro che sono estranei al «processo produttivo».

Come denunciare il lavoro in nero? Il primo passo da fare per denunciare una situazione di lavoro nero, è quello di rivolgersi all’ufficio dell’Ispettorato provinciale del Lavoro. Esistono numerosi uffici sparsi sul territorio e l’elenco è facilmente rintracciabile con una veloce ricerca sul web. L’alternativa consiste in una denuncia presso il più vicino posto di Guardia di Finanza, solitamente presente nei grandi comuni. Non bisogna necessariamente dichiarare la propria identità, le denunce di questo tipo, anche per tutelare i lavoratori che temono ritorsioni sul posto di lavoro, possono essere fatte in forma anonima. Inoltre, se non si vuole procedere con la denuncia come tale, è possibile effettuare delle segnalazioni anonime per via telefonica, componendo il numero della Guardia di Finanza (117). I militari hanno l’obbligo di intervenire presso la sede lavorativa dove, secondo la segnalazione, esistono fattispecie lavorative illegali, per effettuare controlli e verificare quanto riferito. Ovviamente, la Guardia di Finanza è tenuta a non rivelare il nome della persona che ha effettuato la segnalazione, qualora ne fosse a conoscenza, per tutelare la privacy dei cittadini.”

GIUSEPPE MARASCO

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  • SIETE TUTTI PROFESSORI E ISTRUTTORI DI BUONE MANIERE E DI SANI IDEALI…BRAVI !!!!
    SE POI AVETE LA PANCIA PIENA E IL PORTAFOGLI ANCHE PIENO…ALLORA AVETE FATTO 13!!!! MASSA D’IPOCRITI E DI SEPOLCRI IMBIANCATI DALLA PIENEZZA DELLE VOSTRE VISCERE CHE MARCIRANNO COME LE MIE NELL’ALDILA’ DEI TEMPI…….!!!!!!!!!!!
    CASO MAI AVETE IN FAMIGLIA DUE STIPENDI CHE VI ENTRANO E MAGARI ANDRETE AVANTI CON UN MISERO STIPENDIO DA 6 O 7 MILA EURO AL MESE O NOOOOO ????!!!! E PERCIO’,VI RITENETE TUTTI ALL’ALTEZZA DI FARE I FINOCCHI CON IL KULO DEGLI ALTRI !!!!!?????
    SMETTETELA DI FARE GLI SNOB E PENSATE ALLE COSE REALI DI QUESTO PAESE. PENSATE CHE TANTISSIME PERSONE NON TROVANO LAVORO E CHI LO AVEVA LO HA PERDUTO E NON TUTTI HANNO IL DIRITTO ALLA MISERIA DELLA CASSA INTEGRAZIONE O DISOCCUPAZIONE E METTETEVI NEI PANNI DEGLI OPERAI DELLA MANFREDONIA VETRO CHE DA 6 MESI NON PRENDONO UN SOLO EURO BUCATO E CON FAMIGLIE A CARICO!!!!!!! DI QUELLI NON PARLATE PERCHE NON VI CONVIENE ???????

    NESSUNO VI STA’ DICENDO CHE IL LAVORO IN NERO E’ BELLO ED E’ LEGALE……MA,ALMENO ABBIATE IL BUON SENSO DI DISTINGUERE LE QUESTIONI E DI DIRE A CHI SAPETE BENE VOI,CHE IL LAVORO DEVE ESSERE UN DIRITTO PER LA GENTE E UN DOVERE PER LO STATO ED E’ SANCITO DALLA NOSTRA COSTITUZIONE ITALIANA ! L’ITALIA E’ UNA NAZIONE FONDATA SUL LAVORO “!!! IO AGGIUNGO : SUL LAVORO PER TUTTI E NON PER SOLI POCHI INTIMI AMICI E PARENTI E DOVE VI SONO DUE O TRE STIPENDI…NE LASCIASSERO UNO A CHI NON NE HA NEMMENO MEZZO !!!!!!!!!!!!!!

    LODEVOLE IL LAVORO DI CONTROLLO E DI COLLABORAZIONE CON LE AUTORITA’ LOCALI DEI RAGAZZI DI MARASCO……LORO NON HANNO NESSUNA COLPA,FANNO SEMPLICEMENTE IL LORO LAVORO DA VOLONTARI !!!!!

    PIU’ LAVORO REGOLARE E MENO LAVORO NERO !!!!!!!!!

    Più lavoro Regolare e meno lavoro Nero 21/06/2015 8:45 Rispondi
  • Il Sig Pinocchio Riccardi ha promesso tolleranza zero sull’abbandono dei rifiuti e pertanto vedrete che queste cose non accadranno più perchè quando lo studente modello promette lui mantiene. PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!! Poveri fessi illusi che lo avete votato. Scappiamo da questo paese alla deriva ed in mano all’anarchia ed alla mala amministrazione.

    Doniano 19/06/2015 21:33 Rispondi
  • solo i cantieri edili se si controllassero tutti gli stabilimenti balneari della riviera sud, partendo da Siponto e fino a Zapponeta, quanto schiavismo esiste, senza orario, pochi euro e senza nessuna comunicazione all?INPS, tutti sanno ma nessuno fa niente, perchè?

    giuseppe palumbo 19/06/2015 16:23 Rispondi
  • Attenzione: a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 145 del 23.12.2013 (c.d. Decreto “Destinazione Italia“), la maxi-sanzione amministrativa e le relative maggiorazioni risultano aumentate del 30% per effetto dell’art. 14, comma 1, lettera a) del Decreto pocanzi richiamato. I nuovi importi sanzionatori sono in vigore dal 24.12.2013. Tuttavia, per stabilire in concreto la disciplina sanzionatoria applicabile, si ritiene che il personale ispettivo debba individuare il momento in cui si consuma l’illecito, vale a dire indicare il tempo della cessazione della occupazione irregolare:
    •condotta cessata prima del 24 dicembre 2013: si applica la maxi-sanzione previgente da 1.500 a 12.000 euro più 150 euro di maggiorazione e per le ipotesi di lavoro parzialmente in nero (ossia lavoro in nero seguito da successiva regolarizzazione spontanea) opera la fattispecie attenuata da 1.000 a 8.000 euro più 30 euro di maggiorazione giornaliera;
    •condotta iniziata o proseguita dopo il 24 dicembre 2013: si applica la nuova maxi-sanzione nell’importo da 1.950 a 15.600 euro più 195 euro di maggiorazione e per le ipotesi di lavoro parzialmente in nero opera la fattispecie attenuata da 1.300 a 10.400 euro più 39 euro di maggiorazione giornaliera.

    Mattea 19/06/2015 12:34 Rispondi
  • ma voi parlate di lavoro nero, ma il lavoro per i giovani dove si trova, è questo il vero problema cari signori, nn dite frignacce, ponete il quesito ai nostri illustri governanti di come risoverlo.

    gino 19/06/2015 10:34 Rispondi
  • Questo è uno dei motivi per cui i giovani…. fuggono da Manfredonia.
    Qui abbonda solo l’anarchia ed anche in questo campo essa è storicamente presente da sempre….
    Al nord, dove gli imprenditori, datori di lavoro non sono caporali… il lavoratore viene rispettato in tutto e per tutto, anche per pochi giorni di lavoro.
    La questione meridionale è tutt’ora presente ed a mio avviso volutamente tenuta attiva in quanto serve ancora ad una certa politica che vive su chi pratica queste forme di lavoro e in chi, per forza di cose, è costretto a subirle per poter mettere il piatto in tavola.
    Se a tutto questo aggiungiamo il sindacalismo passivo, o meglio screditato da nuove norme… il malfatto resterà sempre presente con buona pace di chi lo perpetra e di chi, come detto, lo deve subire.
    A quando l’Italia unita veramente unita…. in nome del popolo e del lavoro (art. 1 della Costituzione)

    svolta 19/06/2015 9:50 Rispondi

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