Si è tenuto ieri presso il palazzo di città un importante incontro tra il sindaco, l’assessore La Torre, genitori e dirigenti sull’annosa questione della mensa scolastica.
L’incontro si è presentato caotico fin dal suo principio, genitori agguerriti, istituzioni sulla difesa, ma il dibattito pare non abbia portato a nessuna soluzione.
Dei 1600 bambini che dovrebbero usufruire della mensa solo 600, a tutt’oggi, hanno presentato il modello ISEE per stabilire la fascia di appartenenza. In questa maniera il Comune, con a disposizione scarsi fondi, non può stabilire delle nuove tariffe.
Perciò è necessario che tutte le famiglie adesso presentino, in tempi brevissimi e prima della chiusura del bilancio, il modello ISEE mini in modo che si possano stabilire nuove tariffe. Tutta questa operazione richiederà tempo e, secondo l’assessore La Torre, a gennaio 2017, forse, si potranno comunicare le nuove tariffe.
Ricordiamo che lo scorso anno la fascia più alta, quella con l’ISEE superiore a 15.000,00 euro, pagava 2,88 euro, mentre quest’anno dovrebbe pagare 4,45 euro.
In un nostro precedente colloquio con l’assessore La Torre ci era stato riferito che tale prezzo era inferiore al costo che il Comune dovrebbe pagare alla ditta appaltatrice per ogni pasto, all’incirca 4,70 euro, di conseguenza l’importo restante di tutte le fasce minori dovrebbe essere coperto dalle casse del Comune.
Di contro dalla riunione di ieri è emerso che:
1) Non è stata ancora aperta la busta per la concessione dell’appalto (forse oggi si apriranno le buste);
2) Il Comune non ha sufficienti fondi per coprire tutti i pasti delle fasce inferiori;
I più abbienti dovranno pagare per le fasce inferiori dunque?
La Cir Food, azienda che dispensa pasti in tutta Italia già dal mese di ottobre, qui a Manfredonia sarà disoccupata fino a gennaio, come “disoccupate”, per modo di dire, saranno le insegnanti nei turni pomeridiani.
Possibile che per risolvere le questioni si attenda sempre l’inizio della scuola?
Per concludere è importante far sapere che all’incontro non sono state ammesse testate giornalistiche, “trattasi di questione privata”, ci è stato detto. Non è chiaro tra chi, visto che si tratta delle famiglie e dei bambini di tutta la città…
Mariantonietta Di Sabato
il sindaco dice che i genitori fanno la guerra ai poveri! Ma non sa che non sà che anche coloro che per l’isee passano x ricchi risultano nella realtà poveri xchè è vero che percepiscono uno stipendio, ma da esso devono detrarre mutuo o affitto, bollette di acqua, gas enel condominio, per non parlare della tasi, tari e tutti gli f24 che ci invia il comune, in più si aggiunge anche l’aumento della mensa a quindi noi dell’ultima fascia facciamo fatica ad arrivare a fine mese visto che non abbiamo i srvizi sociali che ci pagano tutte queste spese come hanno gli esenti della mensa. Se mio marito percepisse il suo stipendio, caro sig. sindaco, io ti potrei pagare anche 8.00 euro al giorno per la mensa. Quindi io a quelle condizioni la mensa nnon gliela faccio fare amio figlio, mi attengo alla sentenza del tar di torino!
Il Comune non può sperperare soldi per queste faccende di poco conto, servono invece per un referendum banale e scontato (salvo brogli, unico motivo per organizzarlo)!
La mensa scolastica e’ un servizio pubblico a domanda individuale e non è una questione privata. Alla faccia delle leggi per la trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Forse non volevano testate giornalistiche per paura che qualcuno scoprisse qualche altarino? Il comune riceve contributi regionali nell’ambito del diritto allo studio e, nello specifico, per la mensa scolastica. Riceve anche contributi per i pasti forniti agli insegnanti. Il contributo minimo, a carico delle famiglie richiedenti, e’ del 36%, così come previsto dalla legge. Ora i signori politici comunali perché non chiedono all’amministrazione in base a quali calcoli hanno determinato le attuali tariffe?
Mi spiace dirlo ma l’Assessore La Torre si è dimostrato incapace sin dall’inizio del suo mandato su qualunque delega li sia stata affidata.