Venerdì 26 Aprile 2024

Da cosa ti vesti a Carnevale? Da purche!

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Fin da quando io e mio fratello eravamo piccoli, e a tutt’oggi, alla domanda “Da cosa ti vesti a Carnevale?” mio padre ci ha sempre dato la stessa risposta: “Da purche!”. Il modo di dire fa parte ormai del lessico famigliare al punto che anche i nostri figli hanno imparato a dare questa risposta scherzosa alla domanda “Da cosa ti vesti?”. Fino a qualche giorno fa tutti in famiglia eravamo convinti che fosse uno dei ritornelli o delle filastrocche antiche che mio padre, da sempre, è solito recitare appena una parola o un qualsiasi spunto della conversazione glielo richiama alla mente. Era un modo di dire della nonna, ci raccontava. Ebbene, durante la sfilata della Golden Night mi sono intrattenuta a parlare con il signor Giuseppe Artuso, sempre prodigo di complimenti per il nostro giornale e per i nostri articoli. Tra una chiacchiera e l’altra, e commenti vari sulla sfilata, il signor Giuseppe comincia a raccontarmi dei tempi in cui era ragazzo, quando in pochi potevano permettersi di affittare, o addirittura farsi cucire, un abito di Carnevale. “Sai qual era il nostro vestito di Carnevale? – mi ha detto – Ci vestivamo ‘da purche’ ”. Ho trasalito al sentire una frase a me così familiare; la curiosità ha preso il sopravvento, e ho chiesto ragione. “Non avendo possibilità e dovendo mascherarci in qualche modo per Carnevale, prendevamo degli abiti vecchi, giacche dei nostri genitori di un bel po’ di taglie più grandi, e altre cose vecchie. Ci sporcavamo la faccia, ma non di cerone come fate oggi; l’unica cosa che avevamo a disposizione era l’inchiostro per le penne, quelle con i pennini, non le Bic! E poi per togliere quell’inchiostro dalla faccia, una fatica! Vestiti così andavamo in giro per le strade a divertirci”. Mi si è così svelato l’arcano: per “vestirsi da purche” non si intende il vestito “da porco”, da maiale, come noi abbiamo sempre pensato nel nostro immaginario infantile, bensì da “sporcaccione”, “persona sporca”; e questo dà una connotazione completamente diversa ad un antico modo di dire tramandato di generazione in generazione.

di Mariantonietta Di Sabato

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Carnevale · News

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