Domenica 28 Aprile 2024

Primo maggio festa dei lavoratori

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Quest’anno alla festa dei lavoratori voglio ricordare tutti coloro che sono vittime del lavoro, si perché, pur se non dovrebbe essere così, il lavoro fa tante vittime, è come stare continuamente in guerra. 555.236 denunce di infortunio sul lavoro nel 2021, 1.221 delle quali con esito mortale, 55.288 patologie di origine professionale denunciate.

Altro numero che porta la mia mente alla riflessione è l’ aumento dei morti in Puglia, un primato che non ci fa onore troppo elevato +18 i morti rispetto al 2020, la regione con l’ aumento più alto della penisola. La situazione si aggrava quest’anno infatti soltanto nei primi due mesi dell’anno, le denunce d’infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 121.994 (+47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021). Di queste 114 hanno avuto esito mortale. Se non sono questi numeri da guerra di cosa parliamo? Vi è la necessità di sviluppare in ognuno di noi una concetto elementare, talmente elementare che spesso viene trascurato.

LA SICUREZZA SUL LAVORO È UN OCCASIONE DI SVILUPPO, È UN INVESTIMENTO, SPESSO ESSA È CONFUSA CON COSTI E PERDITA DI TEMPO.

Spero che il governo diventi più incisivo da questo punto di vista, la politica deve affrontare questo tema come argomento prioritario, è necessario mettere in campo tutto quanto possibile per alzare barricate invalicabili rispetto ad un mostro che continua a mietere vittime. Una delle soluzioni potrebbe essere introdurre nell’ ambito scolastico la materia di prevenzione, per poi
rinnovarla e conservarla nel tempo con opportuni corsi di aggiornamento. So che non è semplice, ma diventa necessaria una soluzione, a partire dalla formazione-informazione con un coinvolgimento più profondo dei vari soggetti interessati al ciclo produttivo, sarebbe opportuna incentivare la formazione, quella reale che spesso, troppo spesso è confusa per la rogna dell’obbligo
burocratico da togliersi il pensiero e le attenzioni sono rivolte ad altro. Si insomma servirebbe una sorta di stati generali del lavoro per studiare una strategia comune atta a
debellare questa guerra delle morti bianche, con un unico obbiettivo sconfiggere il male che è lì dietro l’angolo e attende la più piccola distrazione per colpire ancora.

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CIUFFREDA MASSIMO

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