La discussione animata su tutti i “social media” di questi giorni sulle luminarie e specialmente sul TITANIC mi ha fatto riflettere molto sull’atteggiamento di una parte della popolazione di Manfredonia su questi avvenimenti che si manifesta spesso e volentieri.
La saggezza dei detti popolari ci dovrebbe qualche volta far riflettere prima di esternare pensieri e frasi che possono offendere e ferire.
Io parto sempre da un presupposto che è anche la leva che muove le decisioni di un imprenditore ovvero “fare o non fare”.
La storia c’insegna che chi fa sicuramente può commettere qualche errore mentre chi non fa niente è sicuro che non sbaglierà mai.
In questa città è oramai acclarato che sono pochi quelli che hanno il coraggio di “fare” e tanti quelli che non fanno mai niente e quindi non sbagliano mai e sono i “portatori del verbo assoluto”.
C’è anche un altro aspetto del fare e sbagliare che è racchiuso in un proverbio che io dedico sempre ai miei allievi all’inizio dei miei percorsi di formazione: “sbagliando s’impara”.
Riflettere sugli errori evitando di rifarli ha consentito all’uomo e alla società di progredire nel corso dei millenni di evoluzione personale e sociale.
Sicuramente chi sta “facendo” ha già capito dove ha sbagliato e questo gli consentirà nel futuro di migliorare le sue azioni.
Purtroppo chi non fa niente non ha possibilità di migliorare visto che “non sbaglia mai”.
In questa città c’è troppa gente che non fa niente.
Faccio poi un’altra riflessione un po’ più “sociale e prospettica” chiedendomi spesso come può diventare turistica una città dove i sentimenti di invidia e odio verso i commercianti e gli imprenditori sono sempre dispregiativi e negativi? Quando comincerà quella crescita individuale e comunitaria che farà di questa città una meta turistica degna di questo nome?
Non ho mai sentito Viestani, Peschiciani, Vichesi inveire contro gli imprenditori locali.
Questa è un bruttissima abitudine dei manfredoniani.
E’ il caso di cominciare a invertire la rotta. Riflettete prima di aprire bocca o mettervi alla tastiera.
Francesco Palmieri — Piccolissimo Imprenditore.
