Domenica 28 Aprile 2024

Turismo: quello che va fatto per 'Manfredonia Nuova'

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Unanime è l’opinione secondo cui la città di Manfredonia debba puntare sul turismo come uno dei punti di forza per lo sviluppo economico. Sappiamo che ormai il flusso turistico passa dal web, in particolare dai social media, il passaparola on line ha un gran potere, se consideriamo che il 76% delle persone condivide le proprie esperienze di viaggio sui social network, il 42% usa i social per programmare un viaggio, mentre il 40% li usa per trovare ispirazione sulla meta dove andare; il 64% si affida a siti di ricerca viaggi come Tripadvisor per decidere dove andare in vacanza. Il turista ha bisogno di avere a disposizione informazioni sui luoghi da visitare, sulla viabilità e trasporti e sulla ricettività, vero punto dolente della nostra città, in modo facile e veloce, con la possibilità di pianificare e prenotare on line.

Di conseguenza l’incremento del turismo dipende dalla capacità di usare il web e di mettere in rete le risorse e i servizi, di rendere un posto accogliente e fruibile dal più vasto pubblico possibile. Oggi il turista vuole sentirsi protagonista, vivere un’esperienza immersiva e partecipare alla vita del luogo in cui si trova, in una parola è necessario creare meccanismi di engagement (coinvolgimento).

Un buon esempio è la Maremma: se si digita su Google in cima alla lista delle risposte ci sono i siti che parlano di turismo; il sito www.turismoinmaremma.it offre una panoramica su come organizzare una vacanza. Associare un sito del genere alla condivisione sui social network sarebbe una miscela vincente.

A Manfredonia manca l’assessorato al turismo e i compiti ad esso preposti sono stati affidati all’Agenzia del Turismo che nasce con la finalità di valorizzare il settore turismo. Cito dal sito web la mission: “deve diventare la Destination Management Organization (DMO) della città, occupandosi principalmente di marketing, branding, pianificazione, training e formazione per la destinazione Manfredonia. Il Turismo deve assurgere all’attenzione primaria dei cittadini che devono sentirsi parte attiva in questo processo evolutivo”. Tale sito web, tuttavia, appare del tutto inadeguato, non è aggiornato su eventi e notizie, non instaura scambi con altre realtà, è chiuso alla condivisione e non innesca dinamiche di partecipazione attiva. Quest’ultima è uno dei punti di forza della cosiddetta smart city, ovvero città intelligente, un concetto complesso che prevede una pianificazione che va dall’urbanistica all’efficienza energetica, al turismo, con l’ausilio delle nuove tecnologie per ottimizzare il processo di innovazione della pubblica amministrazione e rendere migliore la qualità di vita. Va da sé che una pianificazione così concepita genera lavoro e innesca un circolo virtuoso che avrebbe ricadute economiche positive, per operatori turistici, esercizi commerciali e, in ultima analisi, per tutta la città. Ovviamente a questo lavoro sul virtuale è necessario che corrisponda un lavoro sul reale, recuperare le peculiarità delle produzioni e tradizioni locali e farne una bandiera, quella che si definisce brand in marketing turistico.

E’ necessario mettere in pratica le logiche di bottom up (dal basso verso l’alto) contrapposta a quella del top down (dall’alto verso il basso) in cui il coinvolgimento dei cittadini e del tessuto commerciale, sia il motore di sviluppo delle soluzioni, e permetta di arrivare a vivere davvero in una città intelligente, dove tecnologie e capacità umane si incontrano in modo creativo e la comunità stessa diventa portatrice di innovazione.

I primi turisti di una città sono i residenti, una città che funziona bene è più attrattiva anche per un turista. Partecipazione attiva dei cittadini, un governo illuminato e tecnologie sarebbero i tre ingredienti per migliorare la qualità della vita di chi abita la città, e di chi la visita. Come mettere in atto realmente un meccanismo di partecipazione attiva?

Un esempio è www.decorourbano.org, applicazioni come questa hanno il vantaggio dell’immediatezza, oltre alla geolocalizzazione e alla possibilità di inviare immagini. Sono uno strumento utile per agevolare la segnalazione agli uffici competenti, a patto che all’ascolto segua l’effettiva presa in considerazione delle informazioni raccolte e lo sviluppo dei servizi.

Questi sono i primi passi concreti che devono essere fatti dalla città di Manfredonia per il rilancio turistico. Non è difficile, basta studiare e guardarsi intorno.

 

Elisabetta Tomaiuolo

Candidata Consigliera per “Manfredonia Nuova”

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News
  • Per Giorgio, in realtà non propongo l’introduzione dell’assessorato al turismo, se legge con attenzione l’articolo lo vedrà, ogni giudizio è ovviamente valido e lecito, ma non credo di aver usato termini inglesi a sproposito: ho utilizzato smart city, nome proprio del tipo di pianificazione; bottom up e top down, termini comuni nel marketing, e che ho tradotto e poi? Non aveva niente di meglio da rilevare?
    Grazie ad Aldo per la citazione del Gattopardo, sempre attuale e a Michele per il complimento.
    Su Pietro sorvolerei perché l’ironia è un’ottima dote, ma bisogna abbia uno scopo.

    Elisabetta/Tomaiuolo 22/05/2015 18:15 Rispondi
    • visto che lamenti la MANCANZA di un assessorato al turismo io proporrei anche l’assessorato alla pulizia dei denti, senza iva.

      sanpietrino 23/05/2015 1:02 Rispondi
      • Ribadiscono: non lamento la mancanza del l’Assessorato al turismo, ma la mancanza di strategie per il turismo. Il riferimento, (forse casuale?) al mestiere di mio padre, è decisamente di cattivo gusto.

        Elisabetta Tomaiuolo 23/05/2015 11:08 Rispondi
  • oltre a contenere delle banalità la signorina prevede la creazione di un assessorato al turismo….roba da dopoguerra. usa termini italiani invece di usare sostantivi inglesi a sproposito.

    giorgio 22/05/2015 16:19 Rispondi
    • io propongo l’assessorato al decoro urbano, è più chic e si addice di più ad una signorina.

      pietro 22/05/2015 16:47 Rispondi
  • Analisi perfetta, Elisabetta che condivido appieno. Ciò che deve cambiare, prima di tutto, è questa inedia, questa ineluttabilità degli eventi, insomma per dirla non come Tomasi di Lampedusa ne “Il Gattopardo”: (occorre, che tutto cambi perché rimanga tutto come prima.) adesso per Manfredonia è invece necessario che tutto deve cambiare perché tutto NON rimanga come prima….e questo rivolto a tutte le forze politiche che si apprestano a governare questa città che merita, come tante volte ho scritto, uomini diversi e destini diversi.

    aldo 22/05/2015 15:05 Rispondi
  • bell’articolo che mette ancora più a nudo le limitatezze di questa amministrazione.
    E’ un bene che Manfrednia Nuova dia spazio a questi giovani e talentuosi ragazzi emergenti, cosa che il PD non sa più fare. Li vanno avanti solo i più scaltri e quelli supportati da lobbi del cemento o altri interessi, non i più capaci ed ONESTI.

    Complimenti Elisabetta e in bocca al lupo per le elezioni.

    Michele 22/05/2015 15:04 Rispondi

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