Sabato 27 Aprile 2024

Collettivo InApnea: "La nostra rabbia non è in vendita"

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Ci prendono in giro e non si curano nemmeno di nasconderlo: anzi, la chiamano di ‘informazione’. L’Energas si è mossa con la solita superficialità e la solita logica prevaricatrice e predatoria che gli appartiene.

Come spezzare la città e metterla in ginocchio? Colpendo i più deboli e i più bisognosi: nella mattina del 18 Novembre i vertici dell’azienda hanno ‘incontrato’ alcuni ex lavoratori della Manfredonia Vetro, proponendo di voler impegnare venticinque operai della ex Sangalli Vetro all’interno del progetto di maga-deposito Gpl. Le cattive intenzioni del Sig. Menale si palesano già nell’aver precariato le necessarie rappresentanze sindacali millantando addirittura l’intenzione di voler siglare un Protocollo d’intesa con i lavoratori, obiettivo irrealizzabile senza la presenza delle sigle sindacali: più che un incontro, dunque, uno slancio edonistico e una trovata propagandistica in cui lo stringente bisogno di lavoro serviva solamente da cornice per legittimare chi, non sapendo cosa offrire alla città, regala a mani piene promesse e illazioni. Come anticipato Menale, promette venticinque posti di lavoro, di cui tredici da Ottobre 2016 (attenzione, non si tratta di lavoro diretto ma affiancamento – chissà quanto, come e se retribuito – dei nuovi possibili operai nei pressi degli altri depositi di Energia già presenti in Italia) ed altri dodici o tredici posti di lavoro a regime quando l’impianto dovrebbe essere terminato (all’incirca tra Ottobre 2017 e Marzo 2018). La proposta dell’azienda napoletana non risolve di certo il problema occupazionale di oltre quattrocento famiglie rimaste senza lavoro e reddito per vivere, e potrebbe rischiare di danneggiare anche l’immagine dell’attuale vertenza Sangalli, tutt’ora in corso, per la riapertura dell’azienda. E’ evidente che Energas non ha a cuore gli interessi di chi ha perso il lavoro e combatte strenuamente per vivere una vita dignitosa, ma piuttosto punta su un facile spot: prendere in giro parti sociali in difficoltà elargendo poche briciole al territorio, sottoponendo (ancora una volta) la città di Manfredonia a politiche di saccheggio industriale che nulla ha da dare alla città. L’appello che rivolgiamo ai lavoratori interessati alla proposta è il seguente: siamo perfettamente consci della tremenda situazione di difficoltà in cui versate, ma non lasciatevi ingannare dal gatto e la volpe di turno – pensate a chi, come voi, pernotta ogni giorno davanti alla fabbrica per difendere il diritto al lavoro di voi tutti, già offeso da altri dirigenti industriali senza scrupoli e senza progetti lungimiranti. A breve l’azienda napoletana ha affermato che aprirà una sede in città, precisamente tra sette/otto giorni. Siamo già pronti a contestare il gioco festoso di palloncini e buffet, promesse e champagne: non sarà un info-point provocatoriamente incuneatosi al centro della città a spaccare la città e il suo legittimo dissenso. Ad una sede di propaganda industriale il Collettivo InApnea risponderà chiamando a raccolta la città con uno Spazio Popolare Autogestito, che farà da avamposto di informazione e sensibilizzazione  sulla tematica, con un reale coinvolgimento della popolazione e con l’approfondimento di temi legati alla questione. Energas accusa la città e la stampa locale di fare disinformazione: è vero, la disinformazione c’è, ed è quella che viene quotidianamente realizzata da un certo tipo di stampa al vostro servizio. Per il resto, il lavoro del fronte di opposizione si commenta da se: dossier, comunicati, informazioni e manifestazioni hanno prodotto intere enciclopedie di controdeduzioni al vostro folle progetto, e la loro validità e consapevolezza è sotto gli occhi di tutti. Ciò è ulteriormente confermato dal fatto che il mantra ossessivo che Menale ripete, non è stato MAI accompagnato da controdeduzioni concrete alle legittime critiche portate dal Movimento NoEnergas. Dove c’è disinformazione se la vostra azienda non ha mai controbattuto sui temi reali e concreti sul progetto? Quando aprirà la vostra sede, quando farete convegni in città, noi ci saremo, accompagnati dalla città e dagli altri fronti di opposizione a ripetere costantemente le ragioni tecniche e politiche che denotano la nostra contrarietà: Manfredonia ha già sofferto e soffre tutt’ora traumi economici, fisici e psicologici legati al tema della speculazione industriale. Non permetteremo all’ennesima Enichem, all’ennesimo Sangalli o all’ennesimo Menale di arricchirsi sulla nostra salute e sul territorio della nostra città.

Collettiva InApnea

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  • Basta con il canto delle sirene,non lasciamoci incantare dal venditore di fumo di turno.Già da questo modo cdi esprimersi si capisce che vuol prenderci per i fondelli sfruttando la fame di lavoro e di uno stipendio per poter vivere.CHE SI FACCIANO PROPOSTE VERE,TANGIBILI CON IMPEGNI REALI E CREDIBILI,PRATICAMENTE METTENDO DI FATTO “I SOLD SOP AU BANCON E U REST AGGHJI CA CE VOL”.Fra 5 anni(più o meno)ci potrebbe essere un altro ammasso di rottame sul groppone dei manfredoniani.Informatevi,seguite gli sviluppi tecnologici in atto in Europa e nel mondo.

    mario 19/11/2015 17:18 Rispondi
  • Ma i 25 operai ex sangalli saranno scelti in base a qualche criterio specifico o pescando i loro nominativi da un’urna come per i numeri della tombola? Sarà la sorte a decidere? E gli altri cosa faranno nel frattempo, gioiranno perchè i loro ex colleghi hanno trovato un nuovo posto di lavoro o si roderanno il fegato?

    teo morlino 19/11/2015 9:37 Rispondi
  • Meravigliosi ragazzi la parte sana di Manfredonia che Dio vi benedica.

    Cittadino 19/11/2015 8:44 Rispondi

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