Sabato 27 Aprile 2024

Bye bye INPS … un altro “gioiello di famiglia” che se ne va?

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Manfredonia, in questi ultimi anni, sta perdendo pezzi importanti di servizi di pubblica utilità. Il capro espiatorio è sempre lo stesso: il contenimento della spesa. Ciò che si taglia però non sono i laccioli superflui bensì i “gioielli di famiglia”. Abbiamo assistito nel tempo alla chiusura definitiva del “punto nascita”, quando invece era possibile chiedere una proroga, come fece l’Ospedale “ Masselli Mascia” di San Severo e il “Tatarella” di Cerignola che pur non raggiungendo i “numeri” stabiliti dai piani di rientro regionali e nazionali hanno continuato a mantenere il Servizio sanitario. L’altro servizio correlato è quello della “Pediatria” ridotto, all’Ospedale “San Camillo” di Manfredonia, ad un semplice ambulatorio. Tutto ciò è accaduto perché nel tempo non ci sono stati i necessari “interventi di adeguamento” del sistema sanitario territoriale, rimasto a brancolare dai tempi del dopo guerra, rispetto agli altri ospedali di Capitanata che hanno rimodernato, per esempio, “l’area critica” di Cardiologia e fatto funzionare ciò che languiva. Altri servizi che sono stati accentrati nei centri provinciali sono: l’Asl, il Tribunale, in parte l’INAIL e l’Agenzia delle Entrate e non ultimo, a breve, sarà anche l’Agenzia INPS il cui affitto dell’alloggio è troppo oneroso e non può più essere sostenuto dall’Amministrazione, che per legge è obbligata a tagliarlo. Alcuni servizi erogati dall’Inps, come indennità di disoccupazione, cassa integrazione, mobilità, LSU solo per fare qualche accenno, rappresentano per centinaia di manfredoniani l’unica fonte di sostentamento. Quindi il trasferimento della sede territoriale verso quella provinciale costituirà un profondo disagio per tanti. L’ancora di salvataggio poteva costituire l’assegnazione dei locali all’Inps (ubicati nell’ex Tribunale – zona acqua di Cristo) da parte dell’Amministrazione comunale. Gli accordi tra le parti non hanno sortito l’effetto desiderato perché la spesa dell’affitto pattuita dal Comune di Manfredonia è troppo elevata rispetto a quella prevista dalla legge. Le famiglie, i giovani, gli anziani, i lavoratori di Manfredonia hanno pagato per troppo tempo lo scotto di “cattive” politiche che, scialacquando denaro pubblico, hanno sì deturpato il territorio ma non hanno determinato la piena occupazione. Oggi la situazione è degenerata e si perpetra negli errori del passato. Se non si implementa un valido ed efficace piano di rilancio dello sviluppo economico del paese, saranno in tanti ad andare via e non solo “i cervelli in fuga”.

Paolo Licata

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  • silenzio il bello viene ora.

    gino 09/11/2015 6:58 Rispondi

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